OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Bancarelle allestite a Napoli al mercato di via De Bustis, la parte del mercato vomerese di Antignano dedicata non al cibo ma alla vendita di vestiti, scarpe e accessori. I mercatali hanno organizzato la protesta contro una chiusura che per loro sta diventando ormai insostenibile: «Siamo in 197 espositori - spiega uno dei mercatali - questo significa che centinaia di famiglie, calcolando anche l'indotto, vive di questo mercatino. Siamo espositori stabili, non itineranti, chiuso questo spazio per noi non c'è più reddito e i risparmi sono agli sgoccioli».
I venditori lamentano che i ristori sono arrivati in ritardo e sono comunque bassissimi, non possono supplire al lungo stop della vendita. Per questo oggi hanno allestito tutte le bancarelle e gli ombrelloni senza però metterci la merce in esposizione.
Tanti i clienti abituali che si sono affacciati al mercatino, alcuni pensavano che avesse riaperto, poi si sono fermati a conversare con i venditori chiedendo le ragioni della protesta e auspicando che il mercato possa riaprire presto. I mercati non alimentari sono ormai chiusi da un mese.
Alla contestazione simbolica, denominata “Io apro”, hanno partecipato tutti i quasi duecento commercianti che in piazza hanno urlato a gran voce il loro disappunto. «Non dovete avere paura – affermano – perchè adesso non possiamo più continuare a vivere in queste condizioni. Abbiamo bollette e fitti da pagare, oltre a dover pensare alle nostre famiglie. Non ci sono arrivati aiuti ed in queste condizioni non arriveranno a breve, ma non è questo che vogliamo. Noi vogliamo solo riappropriarci della nostra vita e tornare a lavorare in sicurezza. Non chiediamo altro e sappiamo che questo, soprattutto all'aperto, sarebbe possibile già da domani. Vediamo assembramenti ovunque, anche nei supermercati, e non è giusto che le nostre bancarelle restino chiuse. E' venuto il momento di darci risposte concrete».
Questo infatti è quanto richiesto dagli operatori e dagli ambulanti. Risposte immediate che riportino il commercio ad una condizione di ripartenza in sicurezza. Solo questo, rendono ancora noto i gestori del mercatino, potrebbe far cessare ogni tipo di protesta. «Senza una riapertura – afferma l'operatore del mercato Biagio Palumbo – le nostre rimostranze continueranno. Il blocco stradale dell'altro giorno e la protesta di oggi sono solo l'inizio. Non ci fermeremo perchè abbiamo dato fondo a tutti i nostri risparmi e siamo senza soldi. Siamo in una condizione di estrema difficoltà e vogliamo che sia chiaro a tutti. E' necessario far ripartire l'economia e noi siamo pronti a farlo nel pieno rispetto delle normative vigenti. Il virus continua a circolare ma noi abbiamo bisogno di riaprire al più presto. Non possiamo più aspettare».
Leggi l'articolo completo suIl Mattino