Covid a Napoli, la protesta degli zaini sospesi contro la didattica a distanza

Covid a Napoli, la protesta degli zaini sospesi contro la didattica a distanza
Zaini vuoti sospesi davanti ai cancelli delle scuole chiuse. Protestano così mamme e bambini, a Napoli, contro l'ordinanza di Vincenzo De Luca, presidente della Regione...

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Zaini vuoti sospesi davanti ai cancelli delle scuole chiuse. Protestano così mamme e bambini, a Napoli, contro l'ordinanza di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, che tiene le scuole chiuse, nonostante, evidenziano, la classificazione di zona gialla. L'idea iniziale era di appendere gli zaini e andare via, ma l'ampia partecipazione ha trasformato la protesta delle cartelle in un momento di attività all'aperto per i bambini, un modo per farli incontrare per ricostruire, almeno in parte, una dimensione di normalità. Alla protesta hanno aderito le mamme e i bambini delle scuole Cuoco-Schipa, la Madonna Assunta, il Convitto Vittorio Emanuele, la Costantinopoli e la Quarati. Tutto, anche in questo caso, è nato da un tam tam sui sociale della Rete Scuole e Bambini. Fuori scuola, i bambini hanno disegnato e affisso i loro disegni.

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«Abbiamo il diritto di tornare a scuola», recita uno di questi lavoretti, mentre le mamme hanno portato uno striscione con la scritta: «Arancione, gialla o rossa. In Campania scuole chiuse e ospedali pieni». Le mamme sono pronte a lavorare insieme anche per presentare un nuovo ricorso al Tar contro le ordinanze di De Luca che chiudono le scuole. «È stato un momento di incontro per i bambini - spiega Valeria Di Gennaro della Rete - Pensiamo, fin quando è possibile, di farlo diventare un appuntamento periodico».

«Nonostante la Campania sia stata identificata come zona gialla, qui abbiamo ancora le scuole chiuse - aggiunge - L'unica spiegazione che ci siamo dati è che i bambini e le scuole sono sacrificabili, non muovono interessi economici».«Chiudere le scuole - spiega - è per De Luca un modo per far vedere che qualcosa lo sta facendo, coprendo mancanze e carenze su trasporti e sanità». «Non capiamo perché il Ministero non intervenga - dice ancora - visto che non è una competenza regionale quella relativa alla chiusura delle scuole».

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Il Mattino