Il sistema scuola sta collassando sotto i colpi del Covid. Non si fa in tempo a registrare un caso di positività al virus, che ne salta fuori subito un altro. Maestre,...
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La scuola Perodi, all’indomani della notizia della positività al Covid di una bambina, è stata chiusa e sono stati tutti messi in isolamento fiduciario: tre maestre, due bidelli e un amministrativo, oltre a 16 bambini che hanno avuto contatti con la loro compagna di classe. Nell’asilo Janfolla si è invece registrato un caso di positività di un’educatrice, in servizio fino a venerdì. In isolamento fiduciario sei colleghe, la responsabile del nido, tre bidelli e un amministrativo, oltre a 30 bambini, tutti compresi tra i tre mesi e i tre anni.
Nella settima Municipalità il caso che ha portato all’esposto dei sindacati. «A seguito di un caso di positività di un genitore che, nei giorni mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre, ha frequentato la scuola dell’infanzia Pascoli siamo venuti a conoscenza - ribadiscono i segretari di Csa e Uil fp, Franca Pinto e Annibale De Bisogno - che il direttore della Municipalità 7 non ha attivato le procedure previste in materia di contenimento del Covid-19 e più specificamente del rapporto Iss Covid, che riporta le indicazioni operative da attuare in casi di focolai di Sars-Cov-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia». Il protocollo prevede la quarantena di tutti gli studenti della stessa classe e degli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti e la chiusura della scuola o parte di essa. «La mamma con alto senso di responsabilità – spiegano Pinto e De Bisogno – sabato 3 ottobre ha comunicato telefonicamente alle maestre di essere risultata positiva al test. Nonostante il tempestivo allarme, le maestre lunedì 5 ottobre, hanno prestato regolarmente servizio, in quanto non hanno ricevuto alcuna comunicazione dal direttore, che – stando a quanto scrivono Csa e Uil nell’esposto – avrebbe esposto la platea scolastica ad un elevato rischio di contagio».
L’assessore all’istruzione del Comune, Annamaria Palmieri spiega: «Esiste una procedura che stiamo testando per la prima volta. Seppur possa sembrare piuttosto farraginosa, è invece molto chiara. Se hai un caso di positività in una scuola, l’autorità scolastica ha il compito di comunicarlo all’autorità competente del dipartimento di prevenzione dell’Asl; sanificare l’ambiente o gli ambienti che il ragazzo, il docente, o i bambini, hanno frequentato. Se il docente è stato in molte classi si sanifica tutto, se si parla di un membro della segreteria si sanifica quell’ufficio. E così via. Si informa l’Asl dei contatti avuti dal positivo e l’autorità sanitaria decide chi deve andare in isolamento». L’assessore Palmieri poi incalza: «Sono per il raffreddamento dei conflitti, perché siamo all’inizio. L’effetto lucine dell’albero di Natale si spegnerà e ci abitueremo a gestire i singoli casi». Intanto, ieri pomeriggio, è stato chiuso l’ingresso laterale di Palazzo San Giacomo, in via Imbriani, dopo aver accertato la positività di un dipendente addetto all’ufficio pass. Tutti i colleghi della Napoli servizi, venuti a contatto con quel lavoratore sono stati posti in isolamento fiduciario.
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Il Mattino