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Due nuovi caselli tampone, a Pozzuoli ed Acerra, ma l'Asl invita a prenotarsi. Intanto parte dai medici frattesi di base dell'Aft (Aggregazione funzionale territoriale, a cui aderiscono una ventina di medici di famiglia) la richiesta di riattivare il casello-tampone nei pressi dell'ospedale San Giovanni di Dio.
L'Aft ha inviato la richiesta al direttore sanitario dell'Asl Napoli 2 Nord e al sindaco di Frattamaggiore, Marco Del Prete per la mediazione, e ha informato anche il direttore del distretto 41 che ha competenze sui comuni di Frattamaggiore, S. Antimo, Grumo Nevano, Frattaminore e Casandrino. I problemi generati, non solo alla viabilità ma anche all'organizzazione del servizio, dal grande afflusso di pazienti prenotati per sottoporsi ai tamponi molecolari presso gli ospedali di Giugliano e Pozzuoli (ieri sono stati processati quattromila prelievi) hanno indotto la direzione dell'Asl ad attivare due nuovi caselli tampone, un secondo a Pozzuoli-Monterusciello e un altro ad Acerra. Presso le quattro strutture vengono (e verranno) accettati solo i pazienti in possesso di prenotazione, mentre nella sola giornata di ieri, oltre un migliaio di persone si è recato per sottoporsi all'esame, pur non avendo fatto la prenotazione.
Quasi tutti i cittadini che si sono presentati non presentavano sintomi e avevano tampone antigenico negativo. Peraltro alcuni provenivano da territori diversi da quelli dei 32 comuni di competenza dell'Asl Napoli 2 Nord. Un flusso di persone inatteso che ha messo in difficoltà i medici e la loro attività. Non sono mancate le tensioni da parte di chi pur non essendo residente nel territorio dell'Asl, dopo aver atteso diverse ore, ha scaricato la sua ira contro i sanitari. È stato chiesto l'ausilio della polizia municipale. L'imprevisto, come spiega la direzione dell'Asl, ha generato problemi anche nella refertazione dei tamponi, sovraccaricando i laboratori degli ospedali di Pozzuoli e Giugliano. Una tensione in continua ascesa e che ha spinto il direttore generale dell'Asl, Antonio D'Amore a lanciare un appello «al senso civico dei nostri concittadini. Non recatevi ai nostri caselli a meno che non siate stati prenotati da parte dei medici di famiglia o da parte dell'Asl. Il tampone orofaringeo è un importante strumento diagnostico che deve essere effettuato dietro prescrizione di un medico, valutando la sintomatologia o i contatti stretti con un paziente positivo. Dobbiamo lasciare i tamponi molecolari a chi davvero ne ha bisogno e non effettuarli a piacimento», ha detto, ribadendo che «senza prenotazione non sarebbe stato garantito l'esame».
Intanto dai sanitari dell'Aft di Frattamaggiore, che rappresenta una ventina di medici di medicina generale è partito un appello al direttore sanitario dell'Asl, e al sindaco perché faccia da intermediario, perché venga riattivato, alla luce di disagi causati dalla polarizzazione dei 4 caselli tampone, il punto diagnostico di Frattamaggiore o ne venga individuato uno nuovo.
Il Mattino