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Allarme criminalità ad Arzano: la tensione non si placa. A porre l’attenzione sull’emergenza è l’associazione nazionale contro le illegalità e le mafie Antonio Caponnetto, che chiede l’intervento dello Stato.
Negli ultimi mesi, molti Comuni della provincia a nord di Napoli sono diventati scenari di episodi di violenza tra ordigni, minacce e stese. Le forze dell’ordine locali hanno risposto tempestivamente moltiplicando controlli e interventi, che hanno portato a svariate maxi-operazioni.
L’associazione vuole, però, una risposta immediata: «Lo Stato faccia sentire la sua presenza.
Durante queste settimane, i riflettori sono tornati sulla zona: «Si registra un crescendo di manifestazioni delinquenziali legate, in particolar modo, alla determinazione dei clan a riappropriarsi del territorio e far sentire la propria presenza attraverso azioni dimostrative commesse in pieno giorno e a volto scoperto. Mai come in questi momenti occorre che lo Stato non allenti la presa e faccia sentire la sua presenza per debellare una volta per tutte questo triste ed inquietante fenomeno. Non si può certo consentire alla criminalità di spadroneggiare sul territorio violando il sacrosanto diritto dei cittadini a muoversi, lavorare, vivere in sicurezza e tranquillità. L’attuale scontro tra cartelli camorristici, che si nutre della presenza, a seguito di scarcerazioni eccellenti, di giovani boss di primo piano, ritenuti vicini al gruppo degli Amato-Pagano, si sta evolvendo di settimana in settimana tra la paura dei commercianti e dei cittadini».
Il gruppo ha lanciato un appello: «Lo Stato, quando ne ha la volontà, ha la capacità di intervenire ed impedire questa escalation di violenza. I cittadini di Arzano, di Frattamaggiore e delle aree a nord di Napoli interessate dal fenomeno, ne hanno pieno diritto».
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