Crisi dei matrimoni a Napoli: la protesta di fotografi e videomaker

Crisi dei matrimoni a Napoli: la protesta di fotografi e videomaker
I lavoratori del wedding scendono in piazza. Questa mattina i componenti dell’Associazione fotografi e videografi professionisti, nata durante l’emergenza Covid-19 per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I lavoratori del wedding scendono in piazza. Questa mattina i componenti dell’Associazione fotografi e videografi professionisti, nata durante l’emergenza Covid-19 per far fronte comune alla forte crisi del settore, si sono ritrovati all’esterno della Prefettura di Napoli per far ascoltare la propria voce. 


«La nostra categoria in questo momento è stata abbandonata - dichiara Vincenzo Ferraro, portavoce dell’associazione - Anche se è previsto che il 15 giugno riaprano tutte le strutture il problema è che il nostro lavoro va organizzato mesi e mesi prima. La nostra categoria in questo momento si trova letteralmente in ginocchio».
 
Le richieste indirizzate al prefetto da parte del presidente Walter Gilardi e dagli associati riguardano la riapertura del bonus microimprese, un sussidio a fondo perduto pari al 50% del fatturato dell’anno 2019, un credito di imposta sugli affitti a beneficio dei proprietari e un anno bianco fiscale. Presenti accanto a fotografi e videografi  anche imprenditori dell’abbigliamento da sposa e altri settori colpiti dalla crisi del matrimonio. «Il wedding ha un indotto di quasi 20 miliardi l’anno - dichiarano i lavoratori - Lo Stato è disposto a perdere 20 miliardi?». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino