Che il centro storico di Acerra versi in cattive condizioni è cosa nota da decenni ma che potesse crollare un intero tetto di amianto, beh, questa era una di quelle...
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C'è però un altro problema ora, forse ben più grave del mero crollo. Riguarda la salute pubblica. Il tetto caduto era infatti completamente composto di eternit. Il temuto cemento-amianto nell'impatto al suolo si è frantumato in migliaia di pezzi. Dopo l'arrivo dei vigili del fuoco il Comune ha subito inviato una ditta specializzata nella messa in sicurezza e rimozione dell'eternit. A ogni modo in via Caporale erano già arrivati gli ambientalisti, che una volta compreso il potenziale allarme per la salute dei cittadini hanno segnalato l'inconveniente alle autorità competenti.
C'è stato immediatamente un duro scontro tra gli ecologisti e il responsabile della ditta inviata dal Comune. Gli ambientalisti hanno infatti contestato le operazioni finalizzate alla messa in sicurezza e rimozione dell'eternit. «La ditta ha maneggiato l'amianto - racconta Alessandro Cannavacciuolo creando un ulteriore pericolo. È inaccettabile che quintali di eternit frantumato siano stati manipolati con una pala, una paletta e una scopa, senza prima incapsulare. Inoltre, durante il trattamento del materiale è stato comunque consentito il passaggio, anche di bambini, attraverso via Caporale, che invece doveva essere preventivamente chiusa. Infine, quando ho annunciato che avrei denunciato tutto alla magistratura, sono stato minacciato. È tutto contenuto in un video divenuto virale sul web».
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Dal canto suo il responsabile della ditta, che sta ancora operando sul posto, ha spiegato che «l'amianto rinvenuto non è pericoloso perché è compatto e non è friabile» e che «il transito in via Caporale è stato consentito per permettere alle persone che abitano nei palazzi di poter raggiungere le loro case».
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Il Mattino