Cucina ischitana al Punta Molino per i ministri del G7 sull'isola verde

Cucina ischitana al Punta Molino per i ministri del G7 sull'isola verde
Le eccellenze del territorio dell'isola verde e la loro valorizzazione: sono questi i principi di fondo del percorso enogastronomico che caratterizzea il vertice del G7 ad...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le eccellenze del territorio dell'isola verde e la loro valorizzazione: sono questi i principi di fondo del percorso enogastronomico che caratterizzea il vertice del G7 ad Ischia.


Ai Ministri dell'Interno riuniti al Grand Hotel Punta Molino, è stato servito un menù di mare durante la cena di gala di ieri nel Salone rotondo dell’albergo. Oggi invece, per il lunch buffet è stato servito un menù di terra nel ristorante O’ Rangio Fellone, lo storico locale ideato e realizzato dall'architetto Sandro Petti e animato da Ugo Calise negli anni ’50 e ‘60. Si è pranzato quindi sulla celebre rotonda sul mare cantata da Fred Bongusto.

C’è tanta storia negli speciali piatti ideati per il summit da chef Arcangelo Arcamone, che punta innanzitutto a raccontare la tradizione della cucina campana e ischitana, come il maialino nero a rappresentare l'importante e forte impronta agricola della regione e i mezzi paccheri di Gragnano al sugo di pint’ ‘rre (dal napoletano: dipinto da re, per la bellezza dei colori). La donzella, tipico pesce da scogliera, viene pescato nei pressi della Baia di Punta Molino, proprio davanti al Castello Aragonese. L'isola e il suo mare dunque hanno fatto da base per diversi piatti a base di pesce fresco: una bella sfida per soddisfare gusti e palati d'alto rango con l'ottimo pescato dell'isola verde.
«A fare la differenza - spiega lo chef - le materie prime impiegate, dal vino alle spezie e i prodotti a chilometro zero, con un'attenzione particolare rivolta al modo in cui il maialino è stato allevato e il pesce pescato proprio nel nostro mare».

Un percorso enogastronomico che abbraccia tutti i prodotti che riassumono la ricchezza dell’isola e della regione. Non sono mancati infatti i simboli del territorio campano come la mozzarella di bufala dop, servita in ben tre consistenze e un legume molto particolare e di antichissima tradizione come la cicerchia, le nocciole di Giffoni, i taralli napoletani, gli asparagi selvatici dell’isola e il liquore Rucolino oltre a babà e sfogliatella.


L’ebbrezza della cucina ischitana è stata quindu accompagnata dai vini dei vignaioli dell’isola: il vino rosso è il Per' e Palumbo cantine Tommasone, per il bianco la scelta è caduta su Villa Campagnano Cantine Antonio Mazzella e Pithecusa Bianco Cantine Tommasone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino