Cumana, stazione di Baia: 25 anni per sbloccare l'incompiuta

Cumana, stazione di Baia: 25 anni per sbloccare l'incompiuta
Una stazione archeologica sotterranea, la prima della linea Cumana Eav che collega l'area flegrea con Napoli: è svolta per la nuova fermata di Baia. Per l'opera...

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Una stazione archeologica sotterranea, la prima della linea Cumana Eav che collega l'area flegrea con Napoli: è svolta per la nuova fermata di Baia. Per l'opera incompiuta  - a causa di contenziosi e lunghi iter burocratici si prospetta per l'estate la ripresa dei lavori, e la conclusione entro il 2024. La Regione Campania e la ditta esecutrice hanno conseguito un accordo che sarà depositato domani in tribunale al fine di sanare un contenzioso.

Un risultato definito storico dal sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione: «Un grande lavoro in sinergia tra Comune di Bacoli e Regione Campania, grazie anche all'impegno del presidente della Commissione Trasporti, Luca Cascone, e al presidente De Luca. Dopo 25 anni sblocchiamo finalmente la vicenda. Auguriamo che all'accordo segua un adeguamento della progettazione e la ripartenza del cantiere. Siamo fiduciosi che questa sia la tappa risolutiva. La stazione è quasi completata». «Se vogliamo parlare di turismo non possiamo non puntare sulla stazione ferroviaria di Baia aggiunge il primo cittadino - l'apertura consentirà l'arrivo di turisti nella nostra città per visitare il polo monumentale e, su tutti, l'area marina protetta di Baia. Puntiamo a far rivivere la piazza. Abbiamo sollecitato di continuo tutti gli enti, interessando anche il ministero dei Trasporti, per la ripresa degli interventi che cambieranno il volto della città».


Si mira peraltro, grazie ai fondi del Pnrr, anche all'arretramento della stazione di Torregaveta, ridisegnando dunque la linea ferroviaria flegrea anche grazie all'apertura della fermata di Baia. Una conquista anche per studenti e lavoratori, che in migliaia si spostano quotidianamente con la Cumana, diretti da Bacoli verso le fermate di Fusaro, Torregaveta e Lucrino. Dal comitato civico Il Pappice, intanto, l'auspicio «che i tempi siano rispettati, in modo da superare un fondamentale nodo della mobilità locale». Decine di milioni di euro sono stati finora spesi per la realizzazione della stazione di Baia: per completare la fermata sono necessarie ulteriori opere. Da ultimare le rampe di collegamento e l'impianto di videosorveglianza, il sottopassaggio e un percorso esterno sui binari della vecchia stazione, situata in piazza. I lavori sono fermi, in base ad una prima stima,  all'85%. Quando sarà del tutto ultimata, sarà una tappa ferroviaria archeologica: sette sepolcri risalenti al I secolo avanti Cristo riportati alla luce nel corso dello scavo del sottopassaggio - saranno esposti nella stazione sotterranea il cui cantiere è stato aperto nel 2000. La vecchia fermata, situata alle pendici del parco di Baia, è stata soppressa nel lontano 1999.
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A rallentare l'apertura, di fatto, un lungo contenzioso tra la società e la Regione Campania che sembra essere risolto.  La conclusione dei lavori e l'apertura della stazione sono ritenute fondamentali per la locale economia, danneggiata dalla chiusura, e in un'ottica di rilancio turistico della città. È  vicina al parco archeologico, al castello di Baia con il museo dei Campi Flegrei, all'area marina protetta e, dunque, al porto. Complesso intanto il progetto che sarà ultimato con la installazione di elementi storici legati alle caratteristiche dell'area in cui sorge, quali reperti storici, illustrazioni, filodiffusione e proiezioni che condurranno i viaggiatori in un salto a ritroso nella Roma imperiale e nell'antica Baiae. Ed in linea con l'origine vulcanica dei Campi Flegrei, i materiali adoperati e le rifiniture sono riconducibili alla geomorfologia del territorio.
 

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Il Mattino