Una rapina accertata, altre due su cui sono in corso indagini. Tutte con le stesse modalità: raid lampo a volto coperto, armi in pugno e con un falso accento dell’Est...
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I carabinieri lo hanno inseguito per qualche chilometro e sono riusciti a bloccargli la fuga; nell’automobile aveva ancora il coltello con cui aveva minacciato il commerciante e l’intera refurtiva, circa 2mila euro. Si tratta di Antonio Daniello, pregiudicato per spaccio di stupefacenti; sarebbe un “trasfertista”, che si spostava dal capoluogo campano per commettere reati e poi faceva ritorno a casa. Le indagini sono ancora in corso per appurare il suo eventuale coinvolgimento nelle altre due rapine e per risalire all’identità del complice descritto dalle vittime. Daniello è il fratello di Alessandro, in carcere con l’accusa di aver preso parte alla spedizione di morte tristemente nota come “Strage delle Fontanelle”: era il 22 aprile 2016 quando un gruppo di fuoco del clan Genidoni – Esposito della Sanità fece fuoco contro alcuni affiliati al clan rivale dei Vastarella, uccidendo due persone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino