Cyber attacco a Leonardo, dal Gip l'indagato ex malato Covid

Cyber attacco a Leonardo, dal Gip l'indagato ex malato Covid
È stato fissato per martedì prossimo l'interrogatorio di garanzia di Antonio Rossi, il dipendente di Leonardo s.p.a., vittima di un attacco hacker durante il...

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È stato fissato per martedì prossimo l'interrogatorio di garanzia di Antonio Rossi, il dipendente di Leonardo s.p.a., vittima di un attacco hacker durante il quale sarebbero stati trafugati, attraverso un trojan, ben 10 gigabyte di dati e informazioni ritenuti di rilevante valore aziendale, in parte anche «classificati». Rossi si trova agli arresti domiciliari, a differenza dell'altro indagato, Arturo D'Elia, ritenuto colui che ha progettato il malware poi inoculato su alcuni computer che si trovano nella sede di Pomigliano d'Arcodella Leonardo e non solo, che invece è detenuto in carcere.

Rossi, infatti, era positivo al virus Sars-Cov-2 quando gli è stata notificata l'ordinanza emessa dal gip di Napoli Roberto D'Auria. Si è dovuta attendere, quindi, la sua guarigione per poter procedere all'interrogatorio i garanzia. Intanto, oggi, i sostituti procuratori del pool anti cryber crime Maria Sofia Cozza e Claudio Orazio Onorati (coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli), hanno consegnato una memoria ai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli che si dovranno pronunciare sulla richiesta di scarcerazione presentata dal legale dell'hacker D'Elia, l'avvocato Damiano Cardiello, che si fonda, essenzialmente, sull'inutilizzabilità degli atti di indagine, sull'incompetenza territoriale del Tribunale di Napoli, in favore di quello di Salerno e l'insussistenza delle esigenze cautelari in quanto, scrive l'avvocato nella sia memoria, «non vi è pericolo concreto e attuale che D'Elia possa commettere ulteriori delitti della stessa fattispecie», come non c'è pericolo di inquinamento delle prove. Infine, l'avvocato, rileva una «mancanza di proporzionalità della misura cautelare».

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Il Mattino