Non sono bastate settimane di attesa, richieste e appelli. Il 15enne da due mesi in coma all'ospedale San Paolo dopo un incidente in via dell’Epomeo a Napoli, resta...
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La scorsa settimana, i familiari del ragazzo avevano cercato di far sentire la propria voce attraverso una videointervista in cui descrivevano il loro calvario. «Da mesi - dichiarava Imma Fiumara - mio nipote è in un letto della sala di rianimazione in condizioni critiche. Come un pacco postale è stato trasportato in strutture regionali che poi lo hanno rimandato indietro, dichiarando di non essere attrezzate per la sua riabilitazione. Ha piaghe ovunque e, seppure in coma profondo, necessita di attente cure fisioterapiche».
Proprio dopo questo disperato grido di aiuto qualcosa sembrava essere cambiato. Un centro medico di Isernia si era detto pronto ad ospitare il ragazzo ma poi, tutto è naufragato. «Speravamo di aver trovato la strada giusta - afferma oggi la zia del 15enne - ma non è stato così. Con un fax questo centro ha respinto mio nipote, a causa delle porzioni in ferro che gli sono state applicate al femore fratturato dopo l’impatto che lo ha ridotto in queste condizioni. Siamo disperati. Lo vediamo peggiorare di giorno in giorno e ci sentiamo impotenti. Speriamo che nelle prossime ore possa cambiare qualcosa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino