Tra due settimane compirà 61 anni. Il neocommissario dell’azienda risorse idriche Abc, Sergio D’Angelo, festeggerà spulciando carte e controllando...
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Con l’editore Homo Scrivens, pubblica nel 2016 il volume «Aspettando il 112. L’azzardo, l’impegno, i dubbi», scritto a sei mani con gli amici Giovanni Attademo e Mario Petrella, quest’ultimo scomparso a dicembre, in cui ripercorrono la storia del mondo sociale a Napoli negli ultimi trent’anni.
I primi passi li muove nel settore sociale, impegnandosi soprattutto per i sofferenti psichici e i ragazzi che vivono in condizioni di forte disagio socioeconomico o tossicodipendenti. È il 1978, l’anno in cui lo psichiatra Franco Basaglia vinse la battaglia per la chiusura dei manicomi riuscendo a ispirare la legge che ancora oggi porta il suo nome. Fonda così con un gruppo di coetanei la cooperativa sociale «Il Calderone», che tempo dopo parteciperà attivamente proprio al processo di dismissione dai manicomi.
Con lo stesso gruppo di amici già operava in un centro giovanile al Rione Traiano, mentre a Soccavo organizzava attività culturali e teatrali. Nella cooperativa s’ingegnò come cuoco, dove oltre a piatti caserecci organizzava l’intrattenimento con concertini informali di musicisti che sarebbero diventati famosi come Eduardo Bennato e Pino Daniele. Di quei sei mesi trascorsi dietro ai fornelli conserva la passione per la cucina. Dirà più tardi che era l’alibi per iniziare a scandagliare quel mondo controverso e complicato delle politiche sociali, dove tra un piatto di spaghetti e un bicchiere di vino si progettavano le battaglie da mettere a punto. Lavoro, istruzione, Pari opportunità, sanità, welfare, dignità sociale immigrazione.
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