Visioni di un'altra Napoli, città per molti versi in lotta con la modernità, ma che conservano il fascino del documento e della memoria. Luciano De Crescenzo aveva la...
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Paola De Crescenzo e Laura Del Verme hanno selezionato gli scatti in cui De Crescenzo a metà degli anni '70 aveva fissato le immagini colte nei suoi attraversamenti della città: scene di vita di strada, che persistono ancora in certi angoli della città inevitabilmente trasformata sia sul piano urbanistico che su quello antropologico. Volti e vite, passano come in un film: portinai, facchini, capère, tifosi, filosofi e poeti estemporanei, insegne di negozi (dal vecchio Ospedale delle bambole a quello dove si poteva acquistare l'origano, con tanto di traduzione - «arecheta», nell'insegna - in lingua napoletana), posteggiatori, venditori ambulanti (tra cui «Fortunato» che con il suo trabiccolo smerciava taralli ed altri cibi popolari), ovviamente San Gennaro, invitato («Futtenenne») a fregarsene, quando la Chiesa tentò di sminuirne le dimensioni della devozione popolare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino