«È evidente che c'è un pezzo di impresa collusa, di criminalità organizzata che continua a fare gli affari. E un pezzo di pubblica amministrazione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sulla vicenda rifiuti, il coinvolgimento del figlio di DeLuca contribuisce a creare un quadro inquietante su inquinamento del voto e questione morale. A che titolo Roberto De Luca tratta con imprenditori a nome della Regione? In Campania governa un presidente o una dinastia? Va fatta piena luce, subito», afferma invece il deputato di Mdp-LeU Arturo Scotto.
E il candidato premier Pietro Grasso, da Treviso, incalza: «A Napoli si dice tengo famiglia ed evidentemente si pensa che la politica, fatta secondo una discendenza dinastica, sia un modo di risolvere i problemi personali».
Sulla stessa linea il parlamentare M5S Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai: «Credo che la famiglia De Luca sia patriarcale e che, se venisse confermato che il figlio lavorava nella gestione illecita di rifiuti, ci sia anche il padre di mezzo».
Duro anche il deputato Danilo Toninelli: «In Campania sta emergendo il peggior volto dei partiti, da destra e sinistra. L'inchiesta sul voto di scambio, che coinvolge politici di diversi schieramenti, fra mazzette e imprenditori collegati a clan camorristici, è inquietante e grave, e sembra emergere un vero e proprio sistema De Luca, con il coinvolgimento del figlio del governatore. Ora aspettiamo le prese di distanza degli esponenti dem e dI quelli del centro destra, dai loro colleghi di partito, accusati di reati pesantissimi. Siamo certi che, anche gli organi di stampa, daranno a questa visibilità la giusta visibilità che merita». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino