Napoli, riapre il pronto soccorso del Cto. De Luca: «Rimediato a decisione stupida»

Napoli, riapre il pronto soccorso del Cto. De Luca: «Rimediato a decisione stupida»
Alle 7 è arrivato il primo paziente, cui ne sono seguiti altri tre prima del fatidico taglio del nastro giunto solo alle 10. Dopo sette anni riapre il Pronto soccorso del...

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Alle 7 è arrivato il primo paziente, cui ne sono seguiti altri tre prima del fatidico taglio del nastro giunto solo alle 10. Dopo sette anni riapre il Pronto soccorso del Cto a Napoli, 130 posti letto per iniziare, e l'ambizione di dare una mano nel decongestionare il Cardarelli. La struttura fu chiusa nel 2011 nell'ambito della riorganizzazione degli ospedali rientrati nell'Azienda dei Colli (Monaldi, Cotugno e Cto). «Al di là del Pronto Soccorso che apre - ha spiegato il governatore campano Vincenzo De Luca - l'evento di oggi rappresenta un punto di svolta nella programmazione regionale, la dimostrazione che dopo anni difficili, tormentati, da oggi cominciano a maturare i fatti per la sanità campana. Niente è più facile che parlare, la difficoltà è fare i fatti. Ci voleva lungimiranza, e anche stomaco - ha sottolineato - per chiudere questo pronto soccorso circa un decennio fa. È stato un delitto, oltre che un atto politico stupido al quale oggi rimediamo».

 
De Luca ne ha approfittato per fare il punto sulla sanità campana. «Abbiamo lavorato per sanare i conti - ha ricordato - e ora possiamo andare a Roma a testa alta perché non ci considerano più una banda di pezzenti e truffatori». Ha ricordato il recupero di 170 milioni di euro legati alla edilizia ospedaliera, un piano di interventi da un miliardo, 900 milioni di premialità incassati e tracciato le linee future. «Gli obiettivi sono tre - ha detto il governatore - ridurre i tempi delle liste d'attesa, dobbiamo diventare la prima regione d'Italia. Ridurre i tempi di pagamento; e riorganizzare la rete della medicina territoriale. Nei prossimo mesi - inoltre - apriremo un altro Pronto soccorso, quello dell'ospedale del Mare, ma senza fare le corse, solo quando saremo sicuri di poter garantire il servizio. E staneremo quegli ospedali che il venerdì sera per non stancarsi troppo nel weekend negano la loro disponibilità al 118 scaricando sugli altri».
 

In precedenza l'ex direttore generale del Cto, Giuseppe Longo, aveva sottolineato con soddisfazione l'obiettivo raggiunto di un rafforzamento della rete dell'emergenza, mentre l'attuale commissario Giuseppe Matarazzo ha evidenziato: «Diamo una risposta al sovraffollamento del Cardarelli con un pronto soccorso medico chirurgico di impronta moderna dotato di triage e tac di ultima generazione, che serve un bacino di 300 mila persone ma che naturalmente è aperto alla città intera. Una bella sfida che siamo sicuri di vincere». Oltre centodieci le nuove assunzioni tra gli infermieri, ventidue tra i medici Leggi l'articolo completo su
Il Mattino