De Magistris-Caldoro, fine dell'intesa Il sindaco: «Basta con i ricatti» Il governatore: «Sei nervoso»

De Magistris-Caldoro, fine dell'intesa Il sindaco: «Basta con i ricatti» Il governatore: «Sei nervoso»
«Basta ricatti». De Magistris risponde con parole pesanti alle critiche mosse da Caldoro. Così la tensione tra sindaco...

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«Basta ricatti». De Magistris risponde con parole pesanti alle critiche mosse da Caldoro. Così la tensione tra sindaco e governatore sale di nuovo alle stelle. A nulla è servito il parziale chiarimento fatto in mattinata dal presidente della Regione (che, in un tweet, ha scritto: «Napoli in ritardo su differenziata. Perché viene letta come polemica con sindaco e non impegno a lavorare tutti per risolvere un problema?»). Ormai, infatti, la polemica era già innescata. Anche perché poche ore prima lo stesso de Magistris aveva criticato la scelta di Caldoro di nominare Luigi Crespi consulente per la comunicazione.



Ed è proprio il primo cittadino a lanciare nuove accuse, dai progetti per Napoli («i finanziamenti che l'Ue ha indirizzato alla Regione affinché li smistasse, rapidamente, alla città capoluogo non sono l'espressione di un atto di generosità del presidente, bensì l'attuazione di un dovere, il ruolo della Regione non può essere in alcun modo brandito a fine “ricattatorio”») alla sanità («non posso tacere se si procede a un sistematico smantellamento dei presìdi della salute pubblica»). Sui rifiuti de Magistris ricorda al governatore di aver «investito solo poco più di 8 milioni» e di non aver «ancora concesso al Comune l'area di Napoli Est per il sito di compostaggio, venendo meno alla parola data. Nonostante queste difficoltà i rifiuti sono spariti dalle strade».

Su Bagnoli e sul San Carlo, invece, l'ex pm accusa addirittura Caldoro di «cospirare» alle spalle del Comune: «Con uno stratagemma da vecchia politica ha contribuito a far commissariare il nostro teatro. Quanto a Bagnoli, inizia a palesarsi un accordo trasversale di interessi da parte di quanti vogliono, come più volte accaduto nel passato, ritornare a mettere le mani sulla città. Non lo consentiremo e metteremo in campo tutta la lotta politica e democratica di cui siamo capaci».



La replica dell'ex ministro socialista non si fa attendere. Nel corso di una manifestazione organizzata dal Pd proprio a Bagnoli, Caldoro ribadisce: «Sui rifiuti abbiamo perso 10 milioni di premialità da parte dell'Europa perché Napoli è al 20 per cento con la raccolta differenziata, ma noi vogliamo dare una mano. Tutti gli altri comuni ce l'hanno fatta e Napoli no. Al posto del sindaco avrei risposto: “Grazie, vediamo cosa possiamo fare insieme”. Il fatto che l'emergenza sia stata risolta, non vuol dire che la crisi non sia dietro l'angolo. Mica è un ricatto? Noi abbiamo dato una mano e io continuerò a farlo. È un errore isolarsi. Mi dispiace che ci sia stata una risposta nervosa, orgogliosa, formale a una disponibilità di aiuto».



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