«C'è stato un tentativo maldestro di chi aveva ruoli istituzionali per esempio in Campania il presidente della Regione e il presidente del Consiglio di...
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Poi il sindaco ipotizza: «Oggi forse un governo di alto profilo istituzionale, che faccia una legge elettorale e poi si vada a votare nel 2018, può essere sicuramente una soluzione. Se invece si va a votare, Napoli è pronta». De Magistris ricorda di aver «slegato il voto dalla contingenza politica. Non ho mai detto che bisognava votare no per mandare a casa Renzi. Questo è un effetto collaterale necessario e, ovviamente a questo punto, dovuto perché è stato Renzi a personalizzare molto il referendum. Credo invece da sindaco che ci voglia una bella e democratica legge elettorale e poi andare a votare». Per de Magistris «si può votare anche nel 2018, se il Presidente della Repubblica trova una soluzione istituzionale in grado di rafforzare la coesione nel Paese, perché il presidente del Consiglio ha avuto l'altro demerito di dividere l'Italia tra buoni e cattivi. Il Paese dev'essere unito nei valori costituzionali».
L'esito del referendum sancisce una spaccatura tra il sindaco e il governatore campano Vincenzo De Luca. «Mi auguro - ha detto de Magistris, forte del 70% fatto registrare dal No a Napoli città - che questa lezione democratica possa servire per un bagno di umiltà al presidente della Regione. Detto che io sono pronto a cooperare e ad avere il miglior rapporto possibile, la divergenza politica è forte e si è allargata con la Regione Campania in questa campagna elettorale e ciò non mi dispiace per nulla. Perché - ha spiegato il sindaco - da certi metodi, forme, toni e contenuti io mi sento totalmente distante. Anche se non ho difficoltà a sedermi al tavolo per il bene della città». «Da parte nostra - ha proseguito - il rispetto istituzionale non è mai venuto meno. Lui, invece, negli ultimi tempi dal punto di vista istituzionale ha avuto delle evidenti cadute di stile ma anche di insofferenza nei confronti di altre istituzioni come la città di Napoli utilizzando metodi anche non corretti nei confronti di chi la pensava diversamente».
«Penso che cambierà molto anche per Bagnoli» ha concluso il sindaco. «È stata respinta la torsione autoritaria.
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Il Mattino