De Magistris rieletto sindaco «Ora deve vincere Napoli»

Napoli ora sta stretta a de Magistris: il sindaco di Napoli vuole che  il suo movimento popolare di liberazione muova alla conquista di poltrone più importanti, quelle...

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Napoli ora sta stretta a de Magistris: il sindaco di Napoli vuole che  il suo movimento popolare di liberazione muova alla conquista di poltrone più importanti, quelle che sono a Roma. Quelle che decidono il futuro dell'Italia. Lo ha detto a chiare lettere durante la prima conferenza stampa del suo secondo mandato che si è tenuta in tarda mattinata sulla terrazza dell'hotel Mediterraneo. 


Un de Magistris oltremodo gasato, quello che si è presentato di fronte ai giornalisti: ha parlato di Renzi e della questione  Bagnoli, ha parlato della squadra, ha parlato del suo avversario Lettieri e dei giovani. Ha fatto battute, ma ha anche lanciato sfide significative per il futuro della città. 

 
Il modello Napoli va esportato: «Mi auguro che tutti possano sentirsi rappresentati da me - afferma de Magistris - vogliamo esportare il modello Napoli. Nessuna esperienza è avanti come Napoli. Qui è stato eletto un sindaco che ha governato senza soldi e con tutti contro. Il nostro quindi è un modello vincente e che può aiutare chi si vuol liberare. Napoli non è più città dei blocchi di potere o al guinzaglio, ma la prima linea di un modo nuovo di fare politica ed è la prima esperienza del genere in Italia»

Il primo atto da sindaco: «Chiederò a Renzi un incontro per parlare di Napoli. Al momento non sono arrivate telefonate da Roma. Ma mi interessa che il governo sappia che per i prossimi cinque anni il popolo ha scelto democraticamente, massima collaborazione anche con De Luca».

Bagnoli: «Vogliamo accelerare Bagnoli? Bene aspetto un gesto di buona volontà da Renzi. Incontriamoci, ci vuole un passo indietro. Fissiamo tempi e modi. Il nostro progetto è perfettibile. L'elezione ha detto che i napoletani sono con me. Bene si prenda atto di questo risultato e andiamo avanti senza voler mortificare la volontà dei napoletani». «Credo che si debba creare una rete di sindaci in Anci che chiedono una maggiore autorevolezza - continua Luigi de Magistris -  In questi 4 anni i governi hanno fatto politiche pesanti per i comuni. Oggi Napoli è il primo comune derenzizzato contro i centralismi autoritari, vogliamo far sentire di più l'autorevolezza delle autonomie locali e per questo bisogna farsi sentire. Il ruolo delle città deve essere più forte e non si tratta del partito dei sindaci. Farò sentire la voce energica di Napoli». 

Lettieri: «Nemmeno “Stavota”. Ha sbagliato completamente campagna elettorale. Napoli non è quella che ha dipinto. La nostra città è rinata, è piena di turisti, ha una visibilità diversa. Lettieri ha fatto cinque anni di opposizione mirando unicamente a fare il sindaco di Napoli. Ha utilizzato ogni mezzo. Ha sbagliato completamente tutto».

De Magistris vuole il movimento popolare di liberazione e lo vuole in tutta Italia. Ma per fare questo occorre comporre l'intera squadra e analizzare l'intero lavoro: «Ci dobbiamo organizzare. Qualche errore è stato fatto come troppi candidati, ma adesso lavoreremo e rafforzeremo la squadra. Mi consulterò con chi se la sente di continuare ma parlerò con tutti». La giunta sembra pronta ma resta ancora top secret, così come gli altri incarichi, tra questi la Presidenza del Consiglio. «Il ruolo di presidente andrà a una persona di garanzia - spiega il sindaco -. La scelta è delicata e cercheremo di coinvolgere i consiglieri oltre  la maggioranza» 

L'affluenza alle urne. Sulla questione rappresentatività della città ė intervenuta Alessandra Clemente assessore uscente. «Lavoreremo per far sì che tra cinque anni più napoletani sentiranno la necessità di andare a votare. L'attuale sistema elettorale è questo e trovo del tutto strumentali le polemiche di chi sostiene che de Magistris governerà la città con il 60 per cento di quanti hanno deciso di andare a votare al ballottaggio. Si tratta comunque di un risultato strepitoso che lo ripaga del lavoro fatto fino ad oggi». 

Il giorno dopo il voto, esultar anche Alessandra Clemente: il successo di De Magistris nelle elezioni a Napoli è «un risultato politico straordinario, che ribalta gli schemi classici della rappresentanza politica». L'ex assessore sottolinea che «la vita delle nostre città è anche influenzata dall'economia e rilanciamo quindi la sfida di rigenerare le nostre città, partendo da un Mezzogiorno forte che non è una zavorra per il Paese ma è un luogo di riscatto, attraverso una visione economica che mette al centro la persona, con la sua dignità e la sua capacità di crescita».


Clemente aggiunge: «Siamo molto emozionati per aver dimostrato che anche da soli, senza apparato, senza la forza economica del denaro e dell'organizzazione abbiamo coronato i nostri sogni. Abbiamo messo in campo la forza delle idee e della Napoli che sta dalla parte della legalità e della giustizia, questo è il dna di Napoli. Se oggi celebriamo questo risultato è perché Napoli è città legale e vuole scrollarsi di dosso le continue mortificazione di un racconto a livello nazionale che la vede sempre in una veste non sua».
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Il Mattino