«Non sono tra quelli che si è svegliato depresso stamane» racconta subito il sindaco Luigi de Magistris per chiarire il suo umore post-voto. Insomma, la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Oggi - tuttavia - per de Magistris è tempo di analisi del voto e il sindaco non si sottrae. «Non sono sorpreso, devo dire che l’affermazione del M5S l’avevo prevista. È il primo partito e al Sud il risultato è straordinario, non tale, tuttavia, da potere governare, non c’è dunque una proposta alternativa. Non costituiscono una proposta di governo perché dovrebbero andare a chiedere voti ad altri. Vedo molto difficile la formazione di un Governo perché hanno fondato la loro azione sempre sull’autosufficienza e pertanto sarebbe un suicidio politico andare a trattare con chi hanno sempre contrastato a iniziare dal Pd». E ancora: «Sono soddisfatto di non aver trascinato Napoli in questa campagna elettorale ma l’esito del voto dimostra che i 5 Stelle vanno forte quando non c’è un’alternativa credibile che attira il voto di opinione che per due volte mi ha portato diventare sindaco». Per de Magistris «la prima coalizione è il centrodestra che sembra essere l’ipotesi più probabile per formare un Governo, tanto nei corridoi del Parlamento lo si trova sempre qualche “responsabile” pronto a dare il supporto necessario». Il numero uno di demA non sottovaluta l’affermazione del centrodestra e in particolare della Lega: «Anche al Sud hanno avuto un buon risultato, stanno iniziando a fare alleanze particolari. Salvini è il leader e anche questo lo avevo pronosticato. Al di là dell’aspetto formale se ci sarà un governo del centrodestra sarà lui il vero leader, del resto la Lega ha preso molti più voti di Fi». Una tornata elettorale che per il sindaco ha sancito «il tracollo del Pd e di chi lo ha portato a questo punto e la quasi scomparsa della sinistra dal Parlamento. Il progetto LeU si è dimostrato poco credibile, quanto a Potere al Popolo è stato bello perché nato a Napoli, ma la sinistra non c’è più, è stata sconfitta».
Il focus del sindaco resta sui Cinquestelle: «Dove hanno governato non hanno dato il meglio di loro stessi - spiega - però bene fa il presidente Mattarella ad affidare l’incarico a Di Maio per formare un governo. Il M5S è di gran lunga il primo partito». Chiarito il contesto è molto chiaro che de Magistris stia scaldando i motori: «Se si dovesse tornare subito al voto - racconta - demA non starà a guardare, il congresso di maggio capita a proposito». E ancora sui pentastellati. «Quello che mi interessa è il voto del Sud. Dal Sud viene il voto di maggior cambiamento che va in linea con quanto abbiamo fatto a Napoli. Con questo voto il Sud ha detto basta a un certo centrosinistra e a un certo centrodestra. È un voto molto interessante, di protesta e di rottura, è un voto inequivocabile contro il Pd e contro il ritorno di Berlusconi. È il voto che esprime il maggior cambiamento ed è in linea - ribadisce l’ex pm - con quello che noi abbiamo già fatto a Napoli». De Magistris riconosce ai Cinquestelle di essere stato «l’unico argine alle destre e a Salvini», poi ammonisce: «Tutti devono riflettere e bene sulle prossime mosse. Il M5S potrebbe essere preso dalla voglia di governare, e ci potrebbe stare visto il risultato, e andare a chiedere voti al Pd o a LeU. Ma converrebbe rivolgersi agli stessi che Cinquestelle hanno sempre combattuto?». In definitiva de Magistris non ha rimpianto per essere stato fuori da questa contesa elettorale, ma muore dalla voglia di scendere in campo al più presto. E il primo banco di prova saranno le Europee del prossimo anno. «Il congresso di demA a maggio dirà molte cose, ci presenteremo al Paese - conclude - come una forza democratica pronta a fare la sua parte». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino