«Per me la vicenda di Tony Colombo è chiusa, da oggi in poi non contribuirò più a costruire storie che non esistono». A dirlo è il sindaco...
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«L'ho visto credo due volte in vita mia - spiega de Magistris - una volta lo ospitai volentieri al Comune dove mi portò l'invito al suo concerto, fu molto cortese. Io sono un sindaco del popolo, non chiedo il pedigree a chiunque entra nel mio ufficio e nessuno mi ha mai comunicato che fosse pericoloso ospitarlo nel mio ufficio. Andai al Palapartenope, lo salutai prima del concerto ma non rimasi perché avevo altri impegni. Non lo vedo da 4 anni e non sono un suo amico». Sulle nozze, de Magistris racconta che «lui voleva fortemente che fossi io a celebrarle, ho fatto le mie valutazioni di opportunità e ho deciso di non farlo».
De Magistris ribadisce che «tornando indietro rifarei tutto quello che ho fatto. Per me è una storia chiusa, capisco che si vuole buttare fango sulla città di Napoli e sul sindaco che è l'unico tirato in mezzo in questa vicenda. Siamo gli unici ad aver fatto qualcosa, siamo gli unici che siamo intervenuti perché c'erano violazioni e le abbiamo accertate, se c'era qualcos'altro nessuno me l'ha detto e non capisco perché altri non siano intervenuti», conclude de Magistris.
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Il Mattino