Viaggia sull'asse Bruxelles-Svizzera-Malta il futuro dei quasi tredicimila risparmiatori della Deiulemar i cui 720 milioni investiti nei «bond» della compagnia di...
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«In quella sede ricordano i risparmiatori fu ipotizzata la possibilità che il fallimento Deiulemar, contornato da possibili errori di valutazione degli organismi preposti al controllo dei conti, fosse equiparabile a quello di alcuni istituti di credito, aprendo le strade anche a noi alla partecipazione ad un fondo economico destinato ai soggetti truffati». Eventualità sulla quale ora dovrà esprimersi proprio la Corte di Bruxelles.
Non è questa l'unica vicenda legata alla compagnia di navigazione sul fronte estero. Dalla Svizzera, ad esempio, sono attesi sviluppi legati a un trust appartenente agli armatori e sul quale potrebbero esserci una decina di milioni. «Questa vicenda purtroppo è al momento congelata, in quanto l'emergenza ha rallentato i contatti tra le parti, indispensabili per sbloccare la vicenda», dicono i risparmiatori. Senza dimenticare il sequestro conservativo da quasi 400 milioni ai danni della Bank of Valletta su cui il tribunale di Torre Annunziata potrebbe esprimersi entro fine anno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino