Si racconta di un incontro conviviale a casa di Giuseppe Lembo, uno dei tre fondatori della Deiulemar compagnia di navigazione. L'occasione, oltre che per festeggiare il...
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Della Natività in possesso di Giuseppe Lembo, del resto, parlano illustri esperti, come in particolare Franco Mancini in un libro di 144 pagine intitolato Il presepe napoletano nel mondo, nel quale si parla delle «poche ma eccezionali figure della Natività - la Madonna, il San Giuseppe, il Trittico di cherubini e l'angelo - opera di Giuseppe Sanmartino. E al medesimo Sanmartino vanno anche ascritti il Fumatore e la Donna di faccende che con la Giovane donna di Salvatore Franco ed il Signore ricco di Francesco Viva, costituiscono il nucleo centrale della scena il Torchio». Della raccolta Lembo fu interessato anche il vicesegretario generale per la documentazione e le relazioni esterne dell'Archivio storico della Presidenza della Repubblica attraverso una lettera inviata dagli amministratori del gruppo Facebook Malati di Presepismo, con la quale si chiedeva che fosse direttamente lo Stato a intervenire «facendo valere il proprio diritto di prelazione, nel momento in cui i curatori della fallita compagnia di navigazione metteranno all'asta la collezione Giuseppe Lembo», sottolineando come sul presepe «trovano posto 140 figure, 55 animali e diverse decine di finimenti, alcuni dei quali realizzati da armaioli ed argentieri napoletani». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino