Di Maio, a vuoto l'sos sui navigator De Luca: «No ai lavori precari»

Di Maio, a vuoto l'sos sui navigator De Luca: «No ai lavori precari»
«Meglio precari che disoccupati». Lo slogan sintetizza lo stato d'animo dei navigator campani. Il contratto a tempo determinato per un incarico presso i Centri per...

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«Meglio precari che disoccupati». Lo slogan sintetizza lo stato d'animo dei navigator campani. Il contratto a tempo determinato per un incarico presso i Centri per l'Impiego rappresenterebbe per i 471 vincitori della selezione il giusto coronamento degli sforzi fatti per superare la selezione dell'Anpal. Ma la mancata firma della convenzione con Anpal da parte della Regione ha reso vano l'esito del concorso. Tutti gli altri 2509 navigator italiani sono, di fatto, già al lavoro, con la firma del contratto di ingaggio e la partecipazione alla convention romana dei facilitatori.


 

IL SIT-IN
Per quelli della Campania, invece, la giornata di ieri è trascorsa tra le proteste. La prima manifestazione è stata inscenata dinanzi alla sede del Consiglio regionale al Centro direzionale. «Siamo qui - ha spiegato Valentina Orsini - per chiedere una risposta ufficiale. Siamo 471 laureati che hanno vinto un concorso pubblico trasparente e vogliamo combattere per il nostro diritto al lavoro». La delegazione di navigator ha protocollato una richiesta indirizzata a Rosetta D'Amelio, presidente del Consiglio regionale, a tutta l'assemblea e alla giunta. E la risposta della D'Amelio non si fa attendere: «De Luca ha ragione: ci vogliano più garanzie sulla stabilità dei posti di lavoro. Altrimenti rischiamo nuove sacche di precariato». I manifestanti hanno chiesto «la possibilità di intervenire ai lavori del Consiglio per sbloccare una situazione che preclude un diritto costituzionale esprimendo così all'assemblea le istanze relative alla mancata sottoscrizione della convenzione con Anpal Servizi. Le uniche risposte avute finora sono arrivate a mezzo stampa - sottolinea Orsini - mentre noi ne chiediamo di ufficiali». Ma da Palazzo Santa Lucia viene ribadito il rifiuto ad aderire alla convenzione. La motivazione «è che non vogliamo altri precari ma solo assunzioni a tempo indeterminato». La Regione ha sostenuto la necessità di stabilizzare i precari che, da oltre 10 anni, lavorano alle dipendenze dell'attuale Anpal. Una posizione di cui non ha tenuto conto, finora, l'attuale governo. «De Luca sottolinea un altro dei manifestanti, Alessandro Di Napoli - chiede di stabilizzare i suoi precari, che sono all'Anpal. Noi, nelle sue idee, veniamo dopo».
L'INCONTRO

Nel pomeriggio gli aspiranti navigator hanno incontrato il sindaco. La protesta segue la convention romana che ha inaugurato la fase 2 del reddito di cittadinanza, quella dedicata al lavoro. Ma a Napoli, così come nel resto d'Italia, la fase 2, di fatto, non è ancora partita. Le convocazioni da parte dei Centri per l'Impiego di quella quota dei percettori del sussidio, che dovrà essere indirizzata verso un percorso lavorativo, partiranno a settembre. La macchina organizzativa è in ritardo. I CPI di Napoli e provincia sono deserti. Il ministro Di Maio, intanto, spera di poter trovare ancora una soluzione per le mancate assunzioni in Campania, «una regione - ha sottolineato - che ha il maggior numero di navigator, perché è quella che sta messa peggio dal punto di vista del personale dei centri dell'impiego». Le parole di Di Maio sui CPI hanno suscitato la reazione delle organizzazioni sindacali. «Se ci sono umiliati e mortificati presso i Centri per l'impiego della Campania - ha evidenziato Salvatore Tinto, segretario regionale Fp Cgil Campania - e dell'intera nazione, quelli sono i dipendenti abbandonati e perseguitati da leggi confuse. Personale ridotto all'osso, locali fatiscenti, risorse strumentali obsolete e inadeguate, nessuna sicurezza».
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Il Mattino