«Baby gang scatenate e la camorra fa affari durante la pandemia»

«Baby gang scatenate e la camorra fa affari durante la pandemia»
La camorra ha strumentalizzato «a proprio vantaggio le gravi situazioni di disagio» dovute al «protrarsi dell'epidemia da Covid». È quanto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La camorra ha strumentalizzato «a proprio vantaggio le gravi situazioni di disagio» dovute al «protrarsi dell'epidemia da Covid». È quanto emerge dalla relazione della Dia per il secondo semestre del 2020. Nel dossier si afferma, inoltre, che l'organizzazione campana «resta per dinamiche e metodi un fenomeno macro-criminale dalla configurazione pulviscolare-conflittuale».

Le consorterie che operano sul territorio «sono tra loro autonome ed estremamente eterogenee per struttura, potenza, forme di radicamento, modalità operative e settori criminali ed economici di interesse». Queste peculiarità le «contraddistinguono dalle mafie organicamente gerarchizzate come cosa nostra siciliana e ne garantiscono la flessibilità, la propensione rigenerativa e la straordinaria capacità di espansione affaristica». Una strategia volta a rimodulare «di volta in volta gli oscillanti rapporti di conflittualità, non belligeranza e alleanza in funzione di contingenti strategie volte a massimizzare i propri profitti fino ad arrivare, per i sodalizi più evoluti, alla costituzione di veri e propri cartelli e holding criminali. Di qui anche il contenimento - si afferma nella relazione -, in linea di massima, del numero degli omicidi di matrice camorristica il più delle volte ormai paradossalmente ascrivibili proprio a politiche di «prevenzione» e/o logiche di epurazione interna, finalizzate a preservare gli equilibri complessivi e a controllare ogni spinta centrifuga».

Resta comunque «alto l'interesse della criminalità campana verso i settori più remunerativi tra i quali figura quello dei rifiuti. Inoltre, continua a trovare riscontro su più fronti l'ingerenza delle compagini malavitose nel mondo politico-amministrativo dell'intera regione».

Baby-gang e gruppi minori che, seppur sprovvisti di background criminale, si rivelano «pericolosi» per la pressione che esprimono sul territorio. Accanto ai grandi sodalizi mafiosi operano «gruppi-satellite minori a composizione prevalentemente familiare e spesso referenti in loco dei primi e di baby-gang che non possiedono un background criminale di particolare consistenza e stabilità - si legge nel dossier -. Queste "bande" si rivelerebbero comunque pericolose per la pressione che esprimono a livello locale pur di acquisire o conservare il controllo anche di limitati spazi territoriali, rendendosi spesso protagonisti di eclatanti forme di gangsterismo urbano (agguati, stese e caroselli armati)».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino