Boscotrecase, direttore di banca travolto e ucciso da un trattore: condannato contadino

L'incidente avvenne nel 2016

Indagine dei carabinieri
Boscotrecase. Il dirigente del Banco di Napoli Francesco Fiumara fu travolto e ucciso da un contadino, che prima si diede alla fuga con il suo trattore non assicurato, poi...

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Boscotrecase. Il dirigente del Banco di Napoli Francesco Fiumara fu travolto e ucciso da un contadino, che prima si diede alla fuga con il suo trattore non assicurato, poi tornò sul posto. A distanza di sette anni da quella tragedia, avvenuta in via Pastrengo a Boscotrecase, il tribunale di Torre Annunziata ha condannato a tre anni e mezzo di reclusione Giuseppe P., contadino accusato di omicidio stradale aggravato dalla circostanza del suo iniziale allontanamento dal luogo dei fatti, con concessione delle attenuanti generiche e sospensione della patente per due anni.

Un processo lungo e complesso, quello che si è chiuso ieri. Il tragico incidente avvenne intorno alle 11 di domenica 5 giugno 2016 a Boscotrecase, quando il contadino svoltò da via Arnaldo Carotenuto su via Pastrengo a bordo di una motozappa Lombardini Motori. In un attimo si consumò la tragedia: Fiumara, in sella al suo Scarabeo 250, provò ad evitare l'impatto, ma perse il controllo dello scooter e fu travolto dal trattore. Nonostante il casco, il colpo alla testa causò una profonda ferita, poi risultata fatale.

Nonostante l'incidente, Giuseppe P. non si fermò per prestare soccorso – è l'accusa sostenuta dalla pm Marianna Ricci per la Procura di Torre Annunziata – e Fiumara morì sull'asfalto, prima dell'arrivo di ambulanza e carabinieri. Le tracce di pittura verde sul casco protettivo, poi, hanno confermato l'impatto fatale con il trattore, come spiegato anche dal medico legale Antonio Sorrentino nel corso della sua testimonianza. La famiglia Fiumara si è costituita parte civile a processo con l'avvocato Sergio De Simone ed ha sempre sostenuto che «quell'incidente non fu casuato da un malore della vittima». Ieri la sentenza di primo grado, tra novanta giorni le motivazioni.

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Il Mattino