«Disabili, pagate e vi rimborseremo» scoppia il caso welfare a Napoli

«Disabili, pagate e vi rimborseremo» scoppia il caso welfare a Napoli
«Settecento euro al mese e ve la vedete voi». La proposta è dell’assistente sociale di Chiara riferito alla sorella Angela (entrambi i nomi sono di...

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«Settecento euro al mese e ve la vedete voi». La proposta è dell’assistente sociale di Chiara riferito alla sorella Angela (entrambi i nomi sono di fantasia) che vive con lei. Un’offerta che aveva il sapore di «un consiglio da seguire, perché immediatamente riferito dopo aver elencato le difficoltà che stanno attraversando le politiche sociali e prima di consegnarmi la lettera in cui c’è scritto che da lunedì prossimo potrò fare affidamento soltanto sulle 4 ore di assistenza mattutine, delle 8 assegnate a mia sorella Chiara».


Un «consiglio» non nuovo durante le vicissitudini degli ultimi anni, ma che ora sembra proprio essere arrivato su un binario morto, con «circa 200 operatori socio assistenziali licenziati e senza più un futuro da giovedì, giorno in cui scadeva la proroga di due mesi proposta dal Comune» precisa Sergio D’Angelo, presidente Gesco. E 1.108 assistiti, tra anziani e disabili, abbandonati a loro stessi, con difficoltà quotidiane spesso non gestibili dai loro familiari.

«Il punto cui siamo arrivati è drammatico» ammette D’Angelo. «Oltre a centinaia di posti di lavoro persi, con famiglie allo sbando senza più un riferimento economico, ci sono disabili e anziani lasciati a fare i conti con le proprie fragilità, senza un servizio che, seppure insufficiente, gli garantiva con qualche ora a settimana una vita più dignitosa. Mi chiedo fino a che punto si vuole arrivare. Mi chiedo perché ci si è mossi così in ritardo per recuperare fondi, comunque insufficienti a coprire tutta la spesa, da parte dell’amministrazione comunale e della Regione, che danno solo l’impressione di essere soluzioni pasticciate e che alla fine nulla risolvono».


Una situazione senza uscita in cui il presidente di Gesco continua a voler vedere un minuscolo spiraglio per lavoratori e assistiti: «Al momento non è arrivata nessuna convocazione da parte dell’amministrazione comunale. Ma in cuor mio coltivo la speranza che arrivi prima di lunedì. Anche stanotte. Perché i margini di tempo per recuperare e salvare il salvabile ci sono». Il servizio, c’è da precisare, è interrotto da lunedì solo in 8 Municipalità, mentre per due di esse (la VIII con Scampia e Chiaiano, e la IX con Soccavo e Pianura) l’assistenza arriverà a fine mese, perché la proroga di agosto è stata firmata con qualche giorno di ritardo.
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Il Mattino