Un «consiglio» non nuovo durante le vicissitudini degli ultimi anni, ma che ora sembra proprio essere arrivato su un binario morto, con «circa 200 operatori socio assistenziali licenziati e senza più un futuro da giovedì, giorno in cui scadeva la proroga di due mesi proposta dal Comune» precisa Sergio D’Angelo, presidente Gesco. E 1.108 assistiti, tra anziani e disabili, abbandonati a loro stessi, con difficoltà quotidiane spesso non gestibili dai loro familiari.
«Il punto cui siamo arrivati è drammatico» ammette D’Angelo. «Oltre a centinaia di posti di lavoro persi, con famiglie allo sbando senza più un riferimento economico, ci sono disabili e anziani lasciati a fare i conti con le proprie fragilità, senza un servizio che, seppure insufficiente, gli garantiva con qualche ora a settimana una vita più dignitosa. Mi chiedo fino a che punto si vuole arrivare. Mi chiedo perché ci si è mossi così in ritardo per recuperare fondi, comunque insufficienti a coprire tutta la spesa, da parte dell’amministrazione comunale e della Regione, che danno solo l’impressione di essere soluzioni pasticciate e che alla fine nulla risolvono».
Una situazione senza uscita in cui il presidente di Gesco continua a voler vedere un minuscolo spiraglio per lavoratori e assistiti: «Al momento non è arrivata nessuna convocazione da parte dell’amministrazione comunale.
Ma in cuor mio coltivo la speranza che arrivi prima di lunedì. Anche stanotte. Perché i margini di tempo per recuperare e salvare il salvabile ci sono». Il servizio, c’è da precisare, è interrotto da lunedì solo in 8 Municipalità, mentre per due di esse (la VIII con Scampia e Chiaiano, e la IX con Soccavo e Pianura) l’assistenza arriverà a fine mese, perché la proroga di agosto è stata firmata con qualche giorno di ritardo.