Modelle tra sacchetti neri e materiale ingombrante. O ancora sedute su di un frigorifero al centro di una megadiscarica a cielo aperto in uno dei posti più belli e...
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Un appuntamento, organizzato dall’associazione Giovani per il Territorio, con al centro quella stessa terra gravida di cenere vulcanica dove crescono i pomodorini più saporiti del mondo (quelli del piennolo), dove si producono quei vini doc che nel nome, Lacryma Christi, raccontano una storia di fatica e poesia, ma dove i camion della camorra e poi quelli dell’emergenza rifiuti napoletana hanno scaricato tonnellate di rifiuti. Ora è la «banale» inciviltà a lasciare sulle pendici del Somma-Vesuvio veleni e altri rifiuti. La denuncia di due sacerdoti ha poi portato in luce una sequenza di morti sospette. Don Marco Ricci, sacerdote della chiesa di Santa Maria della Consolazione a Ercolano, e padre Giorgio Pisano: «Nelle zone della chiesa del Sacro Cuore, Croce dei Monti, Parco delle Mimose e San Vito c’è un’incidenza di tumori spaventosamente alta. Oltre ai casi accertati, ciò che maggiormente preoccupa è l’incidenza sul territorio». Uno studio del professor Gerardo Ciannella - direttore dell’Unità di Medicina Preventiva del Monaldi - ha evidenziato che in un territorio abitato da circa 6000 persone ci sono 203 persone malate. Don Ricci oggi alle 18 terrà una messa per ricordare tutti i defunti per tumori, lanciando un appello: «Portate una fotografia della persona defunta, cominceremo così a dare un volto a quei numeri».
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Il Mattino