"Non si contesta nessuna ipotesi di danno ambientale a carico della Regione. I siti interessati sono costituiti da discariche comunali realizzate e gestite dai...
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"L'ipotesi - puntualizza - riguarda esclusivamente l'avvio di una istruttoria di responsabilità amministrativa per eventuali danni erariali causati da ritardi nell'esecuzione delle opere che, se realizzate, avrebbero evitato la sanzione conseguente alla procedura di infrazione europea, una procedura che riguarda 18 regioni. Nessun collegamento, quindi, con inquinamenti ambientali e con i fenomeni di Terra dei Fuochi"
Romano aggiunge: "La Regione Campania, negli anni 2010-2015, ha dovuto adeguare e approvare gli strumenti di pianificazione necessari a sbloccare le risorse del POR FESR 2007-2013 il cui utilizzo era stato vietato dalla Unione Europea proprio per la mancanza di questi strumenti. Con il Piano Regionale Generale dei Rifiuti Urbani, il Piano Regionale Generale dei Rifiuti Speciali ed il Piano Regionale delle Bonifiche, notificati in Europa, si sono ottenute le risorse finanziarie necessarie per la bonifica delle discariche comunali e la Regione ha finanziato direttamente i Comuni a realizzare gli interventi". Conclude: "Niente altro poteva fare la Regione non avendo altre competenze in materia
ed essendo tutte le procedure condizionate proprio dalla procedura di
infrazione. E' stato grazie al lavoro svolto dalla Regione nel quinquennio
2010-2015 che i Comuni sono stati finanziati, le opere sono state avviate e,
in alcuni casi concluse come riconosciuto anche nella stessa contestazione". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino