Disservizi postali a Capri «Intervengano forze dell'ordine»

Sergio Gargiulo, presidente Federalberghi Isola di Capri
CAPRI - Corrispondenza e pacchi non consegnati o consegnati in ritardo, una situazione che va avanti da tempo sull’isola di Capri e che ha spinto oggi il presidente di...

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CAPRI - Corrispondenza e pacchi non consegnati o consegnati in ritardo, una situazione che va avanti da tempo sull’isola di Capri e che ha spinto oggi il presidente di Federalberghi Sergio Gargiulo a presentare un esposto alle forze dell’ordine chiedendo il loro intervento e sollecitando l’apertura di indagini nei confronti dei responsabili. Sotto accusa finisce Poste Italiane. “E’ pacifico che la consegna della corrispondenza costituisce un servizio pubblico o di pubblica utilità, benché sia svolto da una società privata, e rappresenta un servizio essenziale nella vita di relazione dei cittadini, con effetti di non poco conto nei rapporti giuridici con terzi, ancor più nel caso di specie, per l’attività alberghiera o commerciale in genere”, scrive il presidente dell’associazione degli albergatori capresi nell’esposto presentato alla polizia e ai carabinieri. 

“La categoria degli albergatori, ma non solo, che rappresenta il cuore pulsante dell’economia dell’isola, nel periodo che va da marzo-aprile, sino alla chiusura delle strutture nell’autunno, non si vede consegnata la posta e, anche quest’anno, il fenomeno si ripresenta puntuale. È quindi indubbio che, i ritardi e la mancata consegna della corrispondenza cagionano una pluralità di danni patrimoniali e non patrimoniali per il mittente ed anche e, soprattutto, per i  destinatari”, continua l’autore dell’esposto.
“La condotta omissiva di Poste Italiane, peraltro oramai perpetrata da diversi anni, come si può notare anche dai numerosi esposti / denunce nei suoi confronti che si leggono sulle testate di maggiore diffusione, sia in formato cartaceo e sia on line, ha rilevanza - aggiunge Sergio Gargiulo - non solo sul piano dell’inadempimento contrattuale, ma  anche e soprattutto sul piano penale, causando pregiudizi di non poco conto nei confronti di chi fruisce del servizio postale sia come mittente e sia come destinatario”.

La vicenda finisce quindi nelle mani delle forze dell’ordine.
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Il Mattino