Una trentina di lavoratori della società La Doria di Acerra (Napoli), sta bloccando la strada provinciale davanti alla fabbrica. L'iniziativa per protestare contro...
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La manifestazione di oggi alle ultime prese di posizione dell'azienda è la risposta dei lavoratori con il presidio realizzato davanti ai cancelli del sito produttivo ed il blocco contestuale della circolazione stradale sulla trafficata provinciale - via dei Normanni - che vi passa davanti. «Le istituzioni - spiega Michele Gaglione, delegato rsu della Flai-Cgil - si sono impegnate per dare alla Doria tutto ciò di cui aveva bisogno affinchè restasse; penso per esempio al Comune di Acerra, che ha dato disponibilità all'azienda per un terreno di 100mila metri quadrati che potrebbe essere utilizzato per attività produttive. Ma la Doria continua a dire che vuole prima chiudere l'attività, poi si vedrà». Sono 62 i lavoratori della Doria di Acerra, una ventina quelli dell'indotto. La Doria arrivò ad Acerra tre anni e mezzo fa dopo aver rilevato il sito dal Gruppo Pafial. «Lo scorso anno la Regione - spiega Gaglione - stanziò per la Doria 24 milioni di euro, ma l'azienda ha deciso di dirottarli per ammodernare gli stabilimenti di Sarno, Fisciano e Angri. L'azienda ha uno stabilimento anche a Parma, dove ha previsto un investimento di 50 milioni di euro che servirà anche a realizzare una terza linea produttiva, che poi è quella di Acerra; per il nostro stabilimento, che è qui da oltre 50 anni, invece ha previsto solo la chiusura».
Nel primo pomeriggio i lavoratori hanno deciso di sospendere momentaneamente la protesta. La decisione di sospendere il blocco stradale, è arrivata dopo che i lavoratori hanno ricevuto rassicurazioni dal M5s, sulla promessa del vicepremier a cercare un nuovo contatto con la proprietà aziendale per cercare nuove soluzioni per lo stabilimento che scongiurino la chiusura del sito. I manifestanti, che attendono anche una nuova convocazione in Regione, si sono detti pronti a nuove forme di protesta nei prossimi giorni per mantenere viva l'attenzione sulla vertenza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino