Napoli, spaccio di droga durante il coprifuoco: arrestato lo zio di Luigi Caiafa, ​il baby rapinatore ucciso dalla polizia

Napoli, spaccio di droga durante il coprifuoco: arrestato lo zio di Luigi Caiafa, il baby rapinatore ucciso dalla polizia
Napoli, notte fonda di coprifuoco. Città deserta e lampeggianti delle forze dell’ordine in centro come nelle periferie, a caccia degli irriducibili che proprio non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Napoli, notte fonda di coprifuoco. Città deserta e lampeggianti delle forze dell’ordine in centro come nelle periferie, a caccia degli irriducibili che proprio non sanno rinunciare a fare le ore piccole nel fine settimana, nonostante i persistenti divieti. Una pattuglia dei carabinieri in perlustrazione in vico del Consiglio nella zona di Montecalvario nota due persone che prelevano un involucro ceduto da un terzo uomo all’esterno di un terraneo. Sono le 3,30. I militari intervengono e scoprono che è stata appena venduta ai due una dose di cocaina. Finisce in manette il presunto spacciatore: è il 47enne Francesco Marrazzo, ed è lo zio di Luigi Caiafa, il ragazzo ucciso da un poliziotto nell’ottobre del 2020 durante un tentativo di rapina in via Duomo. Ma non è ancora tutto. Perché subito dopo aver bloccato i tre (clienti e pusher), i carabinieri hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione di Marrazzo. E in casa dell’uomo - già noto alle forze dell’ordine - rinvenendo anche 415 euro in contanti, ritenuto provento illecito dello spaccio. Contestualmente è stata denunciata anche la moglie del 47enne, presente in casa durante la cessione di droga.

Continuano dunque i controlli dei carabinieri del comando provinciale di Napoli che non hanno mai abbassato la guardia considerata la ripresa graduale della movida nella città partenopea. Verifiche e controlli ovunque. A Chiaia sono state contestate ben 22 violazioni al coprifuoco. È stato sciolto un assembramento di circa 250 persone, che sabatonotte si erano date appuntamento sul belvedere prospiciente la chiesa di Sant’Antonio a Posillipo. Con il supporto tecnico dei militari del Nucleo Antisofisticazione sono stati controllati poi due ristoranti in Piazza Sannazzaro. Riscontrate «criticità» nelle cucine e nel mantenimento degli alimenti: i legali rappresentanti dei locali sono stati sanzionati con una multa di mille euro per mancanza di minimi requisiti igienico sanitari e strutturali. Altro intervento, questa volta presso un noto locale specializzato in cerimonie di via Manzoni: è stata diposta la chiusura coatta per cinque giorni. Motivo: al suo interno, nonostante le prescrizioni e i divieti, erano in corso i festeggiamenti per una prima comunione. Il titolare e i 15 invitati sono stati sanzionati per violazione alla normativa anti contagio. 

Controlli serrati alla circolazione anche nel Rione Sanità. Qui i militari della compagnia Stella hanno elevato 29 contravvenzioni al codice della strada notificate ad altrettanti in motociclisti, sette delle quali per mancato utilizzo del casco. Diciotto gli scooter e le moto poste sotto sequestro o fermo. E, ancora, nel quartiere Vomero i carabinieri hanno sanzionato altre sei persone per violazione del coprifuoco. In azione anche la Polizia di Stato. Sabato pomeriggio gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Carbonara hanno notato un bar, già chiuso il giorno precedente (venerdì notte) per inottemperanza alle misure anti Covid-19, che presentava le serrande alzate. Gli agenti, una volta entrati, hanno accertato che l’attività risultava aperta al pubblico senza rispettare la chiusura imposta e hanno denunciato la titolare, una 23enne napoletana, per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino