Due alberi per ricordare Fortuna e Antonio

Due alberi per ricordare Fortuna e Antonio
Un cedro e un pino, piantati in una aiuola che dista pochi metri dai punti in cui trovarono la morte dopo essere precipitati dall'ottavo e settimo piano dello stesso palazzo,...

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Un cedro e un pino, piantati in una aiuola che dista pochi metri dai punti in cui trovarono la morte dopo essere precipitati dall'ottavo e settimo piano dello stesso palazzo, ricorderanno Fortuna Loffredo e Antonio Giglio, morti rispettivamente il 24 giugno del 2014 e il 27 aprile del 2013, nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, in circostanze analoghe.


Alla cerimonia, iniziata con una preghiera e terminata con la piantumazione dei due alberelli donati dall'Orto Botanico, hanno preso parte, tra gli altri, i genitori di Fortuna, il padre di Antonio, il garante dei Diritti dell'Infanzia, Cesare Romano e una trentina di bambini del Parco. Per le violenze sessuali e per la morte di Fortuna è accusato ed è in carcere Raimondo Caputo, il convivente della madre di Antonio che, invece, è accusata di avere ucciso il figlio. «Stamattina abbiamo piantato due alberi nel Parco Verde - dice l'avvocato Angelo Pisani, legale del padre di Fortuna e di Antonio - per ricordare due bambini, per testimoniare la speranza, la voglia di vivere e soprattutto il dovere di tutelare i bambini e i ragazzi di questi territori. Chiediamo che la verità venga stabilita, che vengano individuati tutti i colpevoli, a ogni livello, sia per gli omicidi che per le violenze e i maltrattamenti. Dobbiamo costringere lo Stato a intervenire. Sono passati tre anni ma lo Stato è ancora assente mentre il degrado è ancora presente» ha concluso Pisani.
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Il Mattino