Arriva una svolta per l'Edenlandia, salvati 54 posti: «Apriamo a Pasqua»

Arriva una svolta per l'Edenlandia, salvati 54 posti: «Apriamo a Pasqua»
Quello che per mesi non è successo succede in una manciata di ore: New Edenlandia cambia la compagine societaria, versa il saldo per rilevare il parco dal fallimento e, cosa...

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Quello che per mesi non è successo succede in una manciata di ore: New Edenlandia cambia la compagine societaria, versa il saldo per rilevare il parco dal fallimento e, cosa più importante, si prepara a revocare le 54 lettere di licenziamento spedite a luglio scorso. La schiarita prende forma dalla sera (quella di martedì) alla mattina (ieri). Il primo colpo di scena è l’uscita di scena di Pietro Siena, ex funzionario del Comune di Napoli che a luglio si era fatto nominare amministratore unico e l’altra sera davanti ad un notaio ha ceduto la sua Stat con il relativo pacchetto azionario. La rileva la Tanit di Ciro Cangiano e Pasquale Marrazzo.




La giovane società che opera nel settore dell’impiantistica industriale raggiunge così un corposo 83,33 per cento. Con lui, in un Cda fino a ieri diviso su tutto, restano l’ingegnere Cosimo Barbato, direttore del parco (13,33 per cento) e l’imprenditore delle biciclette Mario Schiano (3,34%). Escono invece dalla compagine il legale Alfredo Iadanza, Gennaro Cuccaro (nella Stat con Siena) e Giovanni Capuano. Una variazione dell’assetto societario sollecitata dal giudice delegato del fallimento di Edenlandia, Nicola Graziano, che apre la strada alla revoca dei licenziamenti dei lavoratori. «A luglio ci siamo lasciati male perché siamo stati messi di fronte al licenziamento di tutti i dipendenti, aspettiamo nelle prossime ore una convocazione del Comune di Napoli per capire se la compagine sociale abbia progetti credibili», prende tempo Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom.



E Mariano Montiglione della Cgil-Filcams ricorda: «Intanto aspettiamo ancora la Naspi e due mesi di Cig, aprile e maggio». Dopo una paralisi che sembrava destinata a durare per molto ancora, la vicenda Edenlandia imbocca dunque una nuova strada. La svolta societaria, infatti, delinea una direzione precisa: esce la parte tecnica, resta quella imprenditoriale.



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