Efi: «Comune di Napoli non in regola, i cimiteriali non formati a norma»

Efi: «Comune di Napoli non in regola, i cimiteriali non formati a norma»
«A sette anni di distanza dalla legge regionale che impone che chi lavori nel comparto funebre e cimiteriale sia adeguatamente formato con regolari qualifiche professionali,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«A sette anni di distanza dalla legge regionale che impone che chi lavori nel comparto funebre e cimiteriale sia adeguatamente formato con regolari qualifiche professionali, il Comune di Napoli non si è ancora messo in regola. In compenso, però, si è ricordato dopo circa 25 anni di chiedere due marche da bollo da 16 euro per le operazioni di trasporto delle salme e sepoltura» Lo affermano Gennaro Tammaro e Alessio Salvato, impresari funebri campani appartenenti a EFI (Eccellenze Funerarie Italiane).

 
«Per quanto a nostra conoscenza – affermano i due imprenditori funebri – sono fuori norma i necrofori che fanno il recupero delle salme in strada, gli impiegati amministrativi, finanche i custodi dei cimiteri. Dovrebbero essere stati tutti adeguatamente formati, come impone la legge regionale, invece ciò non è accaduto. Così noi imprenditori onesti siamo costretti a fare i salti mortali per metterci in regola con gli aggiornamenti di operatori e direttori tecnici mentre il Comune, anziché dare l’esempio, continua ad agire in barba alle regole. E, dopo decenni, impone le marche da bollo per i necessari incartamenti. Con una presa di coscienza che doveva arrivare circa 26 anni fa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino