Manca la carta per gli elettrocardiogrammi e il pronto soccorso la chiede «in prestito» agli altri reparti. Accade all'Ospedale del Mare, dove sono a rischio anche...
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C'è di più, perché la carta recuperata dalle Unità di Medicina d'Urgenza, Cardiologia e dagli altri reparti non è risultata compatibile con i macchinari in uso nel pronto soccorso dove, per garantire la regolarità dell'assistenza, che non ha mai subito intoppi, i sanitari hanno preso in prestito anche gli elettrocardiogrammi. Il pronto soccorso, dunque, ha funzionato regolarmente grazie alla buona volontà del personale ospedaliero che ha trovato una soluzione alternativa all'assenza della carta. Le nuove dotazioni, rifornite ieri mattina dopo 10 giorni, dovrebbero durare circa un mese secondo le stime degli afflussi di pazienti registrati finora ma il problema è molto più ampio. Ieri mattina erano finiti anche i pannoloni in dotazione all'Ospedale del Mare che sono stati acquistati presso una farmacia esterna al presidio ma i tempi lenti per le forniture riguardano persino il reparto di Radioterapia. Le segnalazioni che indicano la difficoltà quotidiana del personale per reperire traverse di stoffa, rotoli di carta e lenzuola monouso per il posizionamento dei pazienti oncologici risalgono a ottobre 2018 e sono state nuovamente segnalate alla direzione di presidio lo scorso 4 gennaio specificando che «non potrà essere garantita la regolarità dei trattamenti radioterapici per mancanza delle fondamentali condizioni igienico-sanitarie».
I sanitari, nel documento in questione, fanno presente che «alla regolare richiesta di fornitura settimanale dei suddetti presidi non è mai seguita la consegna appropriata degli stessi perché la disponibilità in magazzino risulta essere sempre inferiore alla richiesta». «Sembra assurdo e paradossale che in un nosocomio che si appresta a diventare un Dea di 2 livello - afferma Antonio Eliseo, rsu dell'Asl Napoli 1 - iniziano a scarseggiare presidi basilari per il funzionamento delle attività assistenziali». Sulla questione il manager dell'Asl Napoli 1, Mario Forlenza, assicura di aver «sollecitato il provveditorato affinché vengano rispettati i tempi per le forniture così da non avere più alcun tipo di disservizio».
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Il Mattino