Elezioni a Napoli, Rossella Solombrino: «Non si svenda la cultura civica per un pugno di voti»

Elezioni a Napoli, Rossella Solombrino: «Non si svenda la cultura civica per un pugno di voti»
«Galoppini che schedano gli elettori, tiktoker trash, politici e aspiranti tali violenti attaccabrighe. Manfredi, Maresca, Clemente e Bassolino prendano pubblicamente le...

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«Galoppini che schedano gli elettori, tiktoker trash, politici e aspiranti tali violenti attaccabrighe. Manfredi, Maresca, Clemente e Bassolino prendano pubblicamente le distanze da tutto questo: questa campagna elettorale sta celebrando il funerale del civismo». Lo afferma Rossella Solombrino, candidata sindaco a Napoli del Movimento 24 Agosto Equità Territoriale.

Per Solombrino, «la classe politica scesa in campo in queste amministrative napoletane ha completamente dimenticato il significato dello spirito di servizio e il valore della res publica: autorevoli ministri che candidano delle trash tiktoker per un pugno di voti, politici di lungo corso che inneggiano alla legalità e all’impegno prendendosi a pugni, trasformisti di destra di centro e di sinistra più veloci a cambiar casacca di Brachetti, per un posto in consiglio comunale».

«Oggi abbiamo toccato il fondo: la schedatura nelle scuole e persino nei bar dei potenziali elettori ai quali, come ci raccontano stamane i giornali, non si fa certo firmare un consenso informato sull’uso dei loro dati personali – denuncia l'esponente del movimento di Pino Aprile – è una pratica palesemente fuorilegge».

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«Chi si candida a guidare la città non svenda la cultura civica per un pugno di voti. Sarebbe il peggior delitto politico degli ultimi venti anni. I napoletani non lo meritano», conclude Solombrino.

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Il Mattino