Ercolano a Italia Viva in cambio di almeno otto grandi Comuni al Pd per le prossime elezioni amministrative. Mancano solo le ultime definizioni per chiudere la travagliata partita...
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Si chiude, quindi, la bagarre tra piddini e renziani culminata con la sfiducia a Ciro Buonajuto a fine maggio e ritirata in meno di 24 ore per ordini da Roma. E se il partito di Matteo Renzi ha voluto Buonajuto a tutti i costi per la città degli Scavi, il Pd ha accettato questa condizione alzando la posta e ottenendo nei Comuni al voto più importanti l'appoggio di Italia Viva. Così, a Caivano il candidato sindaco del centrosinistra sarà il piddino Vincenzo Falco mentre a Cardito si è chiuso sul nome di Giuseppe Cirillo; a Mugnano e a San Giorgio a Cremano candidati per il centrosinistra sono i sindaci uscenti Luigi Sarnataro e Giorgio Zinno del Pd. Anche a Frattamaggiore è chiuso l'accordo e il candidato sindaco sarà dem, anche se non è ancora ufficiale il nome, mentre a Pomigliano il Pd, sempre in accordo con i renziani, ha stretto un'alleanza di ispirazione «romana» aperta ai 5 stelle, che indicheranno un proprio nome. Per quanto riguarda Pompei, la scelta del candidato piddino è in via di definizione dopo il no dei vertici del partito all'autocandidatura del segretario locale Carmine Lo Sapio, escluso dal Pd nei giorni scorsi. Resta il nodo Giugliano, motivo per cui l'ufficializzazione delle sinergie prevista per ieri è stata rimandata a domani dalla segreteria provinciale del Pd; qui Italia Viva sarebbe reticente a ritirare il simbolo a sostegno del sindaco sfiduciato Antonio Poziello e, in alternativa, vorrebbe candidarlo con «Giugliano viva». Un escamotage che ai democrat, che qui candidano il piddino Nicola Pirozzi con sette liste, non piace. Si vedrà nelle prossime ore.
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«In queste settimane abbiamo lavorato commenta il segretario del Pd di Ercolano Luigi Luciani - per rafforzare il fronte degli antisovranisti nei comuni al voto. A Ercolano, grazie al lavoro autorevole del segretario metropolitano Marco Sarracino, il Pd si conferma determinante per la scelta del candidato sindaco. Vogliamo sperimentare un laboratorio politico tra le varie forze del centrosinistra che sia esempio di alleanza politica e di buon governo. L'impostazione riformista del Pd sarà evidente in tutte le scelte che si compiranno in caso di vittoria. Buonajuto ha una responsabilità grande, in quanto è il garante di un patto di governo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino