Elezioni Campania 2020, Forza Italia si spacca su Caldoro: Carfagna dà forfait, Mastella attacca

Elezioni Campania 2020, Forza Italia si spacca su Caldoro: Carfagna dà forfait, Mastella attacca
Alla prima uscita pubblica di Stefano Caldoro, come candidato governatore del centrodestra per presentare la convention di sabato con i sindaci, è già riscoppiata la...

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Alla prima uscita pubblica di Stefano Caldoro, come candidato governatore del centrodestra per presentare la convention di sabato con i sindaci, è già riscoppiata la guerra in Forza Italia. A causarla l'intervista dell'europarlamentare Antonio Tajani e il sondaggio realizzato da Noto e pubblicato da Il Mattino che vede il centrodestra in netto vantaggio con qualsiasi candidato.


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Strada in discesa, dunque, per Caldoro? In base alla fotografia degli umori popolari sì, ma è all'interno del suo partito che sono arrivate le brusche frenate. «Per vincere è essenziale il dato dell'unità, altrimenti tutto verrà messo in discussione per la presenza di tantissime liste civiche», ha commentato il sindaco di Benevento Clemente Mastella in merito al sondaggio sulle prossime Regionali da lui commissionato. «Caldoro è il candidato di tutti e io prendo il suo stesso quoziente di consenso in Regione. Questo mi pone nella condizione di chiedere con forza le primarie e all'interno delle primarie di candidarmi». Nulla è scontato secondo l'ex ministro della Giustizia che ha sempre invocato le primarie - come Severino Nappi che ieri sera ha riempito il Palapartenope con uno show teatrale - e quindi «si deve aspettare per decidere per davvero a partire dal primo di febbraio, dopo le elezioni in Emilia Romagna che saranno una Stalingrado». L'altro conflitto interno lo ha animato il deputato e responsabile nazionale del dipartimento Sud di Forza Italia, Paolo Russo, assente ieri nella sede del partito come del resto Mara Carfagna. «Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani si occupa del partito a mezzo stampa: si rallegrano comunque, visto che è già un passo, i consiglieri comunali di questa terra, i sindaci ed i parlamentari che mai hanno avuto il privilegio di incontrarlo - ha sbottato - Avrei apprezzato di più la sua azione se avesse provato di persona ad informarsi per conoscere le vicende campane, quelle che lui definisce beghe e che invece sono le ragioni per cui da quando svolge il prestigioso ruolo di vicepresidente, Forza Italia è passata dal 14 al 5,8 per cento». Silente, invece, in merito la stessa Carfagna su cui si continuano a rincorrere voci tra cui quella che non romperà definitivamente con Berlusconi. «Nel manifesto manca Carfagna perché si parla di Europa e ci sono i rappresentanti europei», la giustificazione del coordinatore regionale Domenico De Siano. L'organizzatore dell'evento l'europarlamentare Fulvio Martusciello, colui che aveva acceso il fuoco un mese fa chiedendo il rinnovamento dei dirigenti, ha spiegato che l'evento serve a dimostrare che «esprimiamo classe dirigente e buon governo, il Sud grazie a loro vince».
 

Da par suo Caldoro ha mostrato serenità, senza discostarsi dal suo consueto aplomb che gli viene contestato in primis da colleghi e alleati. E l'ha buttata sul merito delle questioni. «Con i presidenti meridionali ho impostato un lavoro comune a quelli del Nord nell'ottica delle macroregioni: il mio ruolo è non chiudere l'esperienza delle autonomie tra chi vuole fare il cacicco». Quanto al sondaggio «la lettura è chiara: prevale la coalizione sul candidato e l'appartenenza è un valore assoluto». E sul carattere, ha anticipato le critiche. «Spesso mi rimproverano dicendo che io non scalderei i cuori. Ma se foste proprietari di una casa e in un inverno freddo vi si rompe il riscaldamento, all'amministratore di condominio chiedete che vi riscaldi i cuori o la casa?», ha detto evidenziando di se stesso la funzione di «amministratore che risolve i problemi» e non rincorre «scontri personali». Alla convention Il Sud che vince sono previsti Mariastella Gelmini, Anna Maria Bernini, rispettivamente capigruppo di Camera e Senato, i presidenti della Regione Basilicata, Vito Bardi, e del Molise, Donato Toma, ma anche Mastella, primo cittadino di Benevento, Mario Occhiuto (Cosenza), Maria Limardo (Vibo Valentia), Franco Landella (Foggia). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino