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«Mi auguro che, perlomeno il 25 settembre prossimo, ci sia un voto responsabile. Il voto di sfizio che ci siamo regalati 4 anni fa, che ha regalato al Movimento 5 Stelle il 33% dei voti, si è tradotto in un disastro di proporzioni inimmaginabili. Se gli italiani daranno un altro voto di sfizio, senza fermarsi un attimo a pensare su quali forze o singoli esponenti favorire per la loro serietà e competenza, noi rischiamo di avere un'altra legislatura di calvario e di inconcludenza». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. «La democrazia è fatta di rigore e di responsabilità - ha aggiunto - e, se si vota 'a capocchia', poi per anni il voto 'a capocchia' lo si paga, come è capitato in questi 4 anni. Non c'è nessuno dei grandi interventi veri e importanti che possa essere completato senza la stabilità di governo. Quindi mi permetto di fare un appello per un voto meditato, responsabile, ognuno voti come vuole ma pensandoci bene».
«Difendiamo il Sud e non votiamo le forze politiche che programmaticamente sono contro il Sud» ha poi sottolineato il governatore nella sua diretta Facebook. «Al di là delle bandiere di partito, difendiamo il Sud e non diamo voti a quelli che non ci daranno risorse per i nostri giovani, per i nostri Comuni, per le nostre aziende, perché hanno altri interessi da difendere», ha aggiunto De Luca.
«Viviamo il primo risultato di una vicenda politica sconcertante, che porta alla perdita di credibilità dell'Italia sul piano internazionale. Il Paese si presenta inaffidabile, preda di turbolenze politiche e vicende partitiche sconcertanti con Governi che non stanno in piedi più di un anno, un anno e mezzo. È l'immagine di un grande circo equestre» ha proseguito De Luca. «Il Presidente del Consiglio - ha detto - aveva la piena fiducia che viene improvvisamente meno e le forze politiche 5 Stelle, Lega e Forza Italia ne sono responsabili. Dal 5 Stelle arriva qualcosa di sconcertante: Conte ha detto che Draghi li ha messi alla porta, questa è mistificazione. Draghi ripeteva con chiarezza che non proseguiva il Governo senza il consenso dei 5 Stelle, lo ha detto dieci volte e quindi ha deciso di rassegnare le dimissioni nonostante avesse ottenuto la fiducia al Senato in assenza dei 5S che si sono astenuti nel tentativo di recuperare qualche voto.
«Non dobbiamo beatificare Draghi e dire che andava tutto bene, quando le battaglie servono bisogna farle. Ma altro è gettare l'Italia nel caos e offrire al mondo un Paese con un sistema politico penoso e inefficiente» ha chiosato De Luca. «Da Salvini - ha detto - arrivano ora le solite balle su tassa piatta, immigrati, pensioni. Le parole di Salvini mi fanno pensare alla riapertura dei manicomi. Se si fanno queste riforme paga per primo il Sud. Il boom dei 5 Stelle alle ultime elezioni nazionali in questi anni ha dimostrato il disastro di dilettanti allo sbaraglio. Ora Conte porta i 5S a demagogia e infantilismo politico». Tra le proposte per il futuro, De Luca si dice d'accordo sul «taglio del cuneo fiscale - ha detto - che bisogna fare subito investendo 15-20 miliardi per il taglio del costo del lavoro, dando aiuto alle imprese e a ogni lavoratore una quattordicesima. Sarebbe visibile e consistente».
Il governatore campano ha anche sottolineato che «se la crisi energetica - ha detto - non trova soluzioni, tra ottobre e novembre dovremo chiudere le fabbriche due giorni alla settimana, perché manca l'energia. Alcuni settori stanno vivendo un aumento dei costi rilevante che se si riversava su prezzi al consumo portava cose inimmaginabili: 1 kg di pasta per l'aumento di prezzo di grano, gasolio ed elettricità lo pagheremmo ora 10 euro, questo dicono gli imprenditori settore in un momento in cui si prova a rallentare l'inflazione».
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