Il centrosinistra trionfa nel comune reduce dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Al ballottaggio si è imposto Rodolfo Visconti, sostenuto dal Pd e da due civiche:...
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Un margine cospicuo, che non è servito tuttavia a garantirgli il successo. «Faccio gli auguri al nuovo sindaco - dice lo sconfitto - Volevo dare a Marano regole, servizi e sviluppo, far ripartire un nuovo ciclo dopo anni bui contrassegnati dallo scioglimento per mafia e dal dissesto finanziario». Il default dell'Ente, sancito qualche settimana fa dalla Corte dei Conti, è stato il tema più gettonato della campagna elettorale. Sia Visconti che Albano, in questo secondo round elettorale, non hanno goduto dell'appoggio ufficiale delle forze politiche sconfitte al primo turno, ma qualche accordo - seppur nelle segrete stanze - era stato tuttavia raggiunto. Non è un mistero infatti che buona parte della Lega, che al primo turno aveva sostenuto il candidato Rosario Pezzella, abbia portato acqua al mulino di Albano. Lo stesso Pezzella, leader del Movimento civico maranese, si è schierato dalla sua parte. Sull'altro versante, invece, Visconti ha raccolto consensi tra gli attivisti della sinistra radicale, che al primo turno avevano supportato la candidatura di Mauro Bertini, il 75 enne ex sindaco che siederà per la sesta volta tra i banchi del Consiglio comunale. Solo Fratelli d'Italia era uscito realmente allo scoperto in questi giorni, rifiutando le offerte giunte dall'entourage di Albano e lasciando all'elettorato libertà di scelta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino