Troppi rifiuti, a Napoli il centro per i disabili diventa inaccessibile

Troppi rifiuti, a Napoli il centro per i disabili diventa inaccessibile
Disabili prigionieri dei rifiuti. Non è un modo di dire ma la dura realtà per centinaia di persone con patologie motorie e mentali che ogni giorno, percorrono via...

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Disabili prigionieri dei rifiuti. Non è un modo di dire ma la dura realtà per centinaia di persone con patologie motorie e mentali che ogni giorno, percorrono via Carlo Pisacane, nel cuore dello storico Borgo di Sant'Antonio Abate. Il marciapiede è oramai scomparso sotto una montagna di rifiuti. Al civico 29 della strada, c'è il centro Dinastar, frequentato da 500 disabili di cui circa il 90% minori spesso costretti per necessità, a eseguire terapie quotidiane. L'unica via di accesso al condominio, all'interno del quale ha sede il centro accreditato dall'Asl, è il tratto di via Pisacane occupato da frigoriferi, mobilio, rifiuti organici e sacchetti in decomposizione che fuoriescono dai container creando una vera e propria muraglia maleodorante. La discarica a cielo aperto, è così alta e invadente che sarebbe difficile persino arrampicarsi sopra i sacchetti ammassati gli uni sugli altri e l'unica alternativa per raggiungere l'ingresso del centro, è percorrere la carreggiata. Così, dal mattino fino a sera, i bimbi disabili sono costretti a transitare sulla strada percorsa da auto e scooter e poco conta se per loro ogni passo è una conquista a bordo dei una sedia a rotelle, con le stampelle o con l'aiuto degli accompagnatori che li mantengono in equilibrio.


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IL CENTRO
«I disabili che assistiamo hanno bisogno di una soluzione immediata» spiega Claudia Cafiero, assistente sociale del centro Dinastar. «C'è anche un rischio igienico sanitario- continua Claudia sentiamo la puzza al primo piano, dove assistiamo i bambini, e la strada è invasa da topi». «Non possiamo spostare i rifiuti e metterli in strada ma da mesi sollecitiamo l'intervento delle istituzioni a cui abbiamo inviato anche fotografie» racconta Loredana Natale, responsabile amministrativa del centro che sottolinea come la problematica sia, in qualche modo, uno sfregio morale. Abbiamo pazienti affetti da Sla, ritardi motori, autistici e una moltitudine di patologie cognitive e fisiche, oltre al servizio di semiconvitto diurno, in questo modo si sta danneggiando il diritto alla salute di queste persone conclude Loredana.

LA MUNICIPALITA'

I cumuli di rifiuti su via Pisacane compaiono da mesi ma se, in passato, l'emergenza durava qualche ora, adesso la discarica è permanente. «La municipalità si è attivata prima dell'estate con un sopralluogo, convocando anche l'Asìa ma non abbiamo avuto risposte» tuona Giampiero Perrella, presidente della 4 municipalità. «I controlli della polizia ambientale sono molto limitati, ora chiederò in prima persona l'intervento urgente della nuova presidente Asia- conclude Perrella - se non avremo risposte, scriverò alla Procura». «Il problema è aggravato dalla presenza di 4 conteiner al civico 29 che dovrebbe invece averne 2 - afferma Armando Simeone, assessore municipale all'ambiente- in questa zona, ignoti spostano i cassonetti, per non averli sotto casa, segano i paletti che delimitano le aree per lo sversamento di rifiuti usandole per la sosta ed è un quartiere che dovrebbe avere la priorità di determinati interventi anche la quantità di rifiuti che risente della presenza di quattro aree mercatali, ma di fronte ai bambini soprattutto svantaggiati l'emergenza va risolta subito». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino