Emergenza Sarno, Costa accelera: via alla fase operativa

Emergenza Sarno, Costa accelera: via alla fase operativa
L'emergenza Sarno torna nell'agenda del Governo nazionale, il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha convocato a Roma, per mercoledì 3 aprile, i sindaci dei 42...

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L'emergenza Sarno torna nell'agenda del Governo nazionale, il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha convocato a Roma, per mercoledì 3 aprile, i sindaci dei 42 comuni del bacino idrografico del fiume più inquinato d'Europa. Obiettivo della riunione la stesura di un documento di indirizzo dove vengano delineate soluzioni e progetti a medio e lungo termine per il disinquinamento del corso d'acqua. Il masterplan coinvolge non solo i comuni di tre province (Napoli, Benevento, Avellino) ma anche Regione, Città Metropolitana, Parco Regionale del bacino idrografico e tutti i sottorganismi come il Genio Civile.

 
Il tavolo romano nasce a seguito delle visite di Costa, tra novembre e dicembre 2018, nei comuni bagnati dal Sarno. Nella sua tappa tra Castellammare e Torre Annunziata alla foce del fiume, il ministro parlò della sua intenzione di unire tutti gli enti che hanno competenza sul corso d'acqua per fornire idee e progetti nuovi o che in alcuni casi potessero quantomeno riavviare procedure bloccate per cavilli burocratici. «Si tratta spesso di meccanismi fermi per piccole cose e in alcuni casi i soldi ci sono già - affermò Costa - Coordinando gli interventi si riuscirà a fare importanti passi in avanti». Ora è tempo che quei passi in avanti vengano fatti e che «ognuno ci metta la faccia». Alle parole del Ministro seguì il 16 gennaio scorso la lettera dell'Autorità distrettuale dell'Appennino Meridionale con la quale si chiedeva una prima valutazione delle numerose problematiche che ruotano attorno al Sarno. «Gli amministratori - spiega la parlamentare del M5S Teresa Manzo - sono stati invitati a fornire tutti i dati fondamentali per avere un quadro tecnico completo dell'area in questione. Dati che saranno analizzati nel corso della riunione. L'obiettivo è di implementare il masterplan con un approccio che parta dal basso».

Nell'area stabiese-torrese la questione Sarno aveva infuocato nuovamente gli animi di residenti e amministratori dopo il caso della diga di plastica. «Sin da novembre - commenta il sindaco Gaetano Cimmino - quando una montagna di plastica, trascinata dalla corrente del fiume, ha rischiato di riversarsi in mare, sto portando avanti una battaglia per fronteggiare l'emergenza. Per questo abbiamo subito aderito alla compilazione del questionario e saremo a Roma mercoledì prossimo». Una battaglia che Cimmino ha portato avanti assieme all'assessore all'Ambiente Gianpaolo Scafarto: «Ignorare il problema significa essere incoscienti - sostiene l'ex Noe - Ogni Comune ha il dovere di monitorare e di farsi carico di tutti gli scarichi abusivi ancora presenti lungo il corso del fiume. Occorrono interventi mirati di sensibilizzazione per i cittadini e di repressione verso chi ancora oggi si ostina a sversare liquami e rifiuti nel fiume Sarno. È l'uomo ad inquinare la natura, non si può pensare che l'ecosistema, da solo, sia capace di difendersi».


Favorevole ad un tavolo ministeriale che metta insieme idee e progetti anche il parlamentare stabiese Catello Vitiello: «La convocazione è senza dubbio un passo utile e necessario per arrivare alla soluzione di un problema non più rinviabile. Speriamo che, dopo gli impegni e le parole, si imponga un cronoprogramma per procedere alla bonifica del letto del fiume e avviare la lotta agli scarichi illegali, per restituire un grado di salubrità decente e apprezzabile per chi vive nel nostro territorio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino