Ercolano – Fu necessario il supporto ‘logistico’ del clan Lo Russo per trucidare il ‘capo’ degli Ascione-Papale, Mario Ascione e il guardaspalle Ciro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I militari hanno arrestato nove persone appartenenti alle cosche dei Birra-Iacomino di Ercolano e dei Lo Russo di Napoli, alleanza che all’epoca rese possibile quell’esecuzione compiuta a Corso Resina, nel centro della città degli Scavi. La ‘missione’ fu decida dai vertici della Cuparella all’epoca detenuti e affidata agli esperti killer del sodalizio napoletano. Non a caso fra i destinatari delle ordinanze compare anche Carlo Lo Russo, che all’epoca dei fatti diede il suo placet a quel massacro.
Durante la sparatoria rimase fra l’altro fu ferita anche una vittima estranea a quelle dinamiche. A rivelare oggi i retroscena di quel delitto, sono stati quattordici pentiti: ‘segreti’ che hanno dunque permesso di chiarire uno dei più eclatanti omicidi della faida fra le due famiglie. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino