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Al termine di una furiosa lite avrebbe, assieme ai suoi figli, ridotto in fin di vita un 43enne di Ercolano. Un'accusa costata l'arresto per concorso in tentato omicidio a un uomo di 53 anni, anch'egli originario della città degli Scavi. Una svolta nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli che arriva a poco più di tre mesi dalla folle aggressione avvenuta nei vicoli del centro storico di Ercolano.
L'episodio avviene il 12 agosto scorso, quando in seguito a una lite per futili motivi vengono arrestate due persone. La vittima, viene prima pestata a sangue e successivamente ferita a colpi di coltello e a martellate: trasportato in ospedale in condizioni gravissime, solo grazie al lavoro dei medici il 43enne riesce a sopravvivere dopo essere stato ricoverato in prognosi riservata.
All'alba del 13 agosto i militari dell'Arma hanno sottoposto a fermo due sospettati ritenuti gravemente indiziati di aver commesso il reato. Ma dalle indagini era emerso anche il coinvolgimento di una terza persona: il padre dei due fermati.
L'uomo, però, si era reso irreperibile, facendo perdere le proprie tracce. Una fuga durata tre mesi, fino all'arresto. L'uomo, intercettato proprio a Ercolano dai carabinieri, si è visto notificare il decreto di fermo per poi essere trasferito nel carcere di Poggioreale. Il sospettato avrà ora la possibilità di difendersi durante l'udienza di convalida e chiarire il suo ruolo nella vicenda.
Il Mattino