Nei Campi Flegrei il pericolo di un'eruzione è più forte rispetto al Vesuvio, all'Etna, allo Stromboli. Lo...
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Nei Campi Flegrei il pericolo di un'eruzione è più forte rispetto al Vesuvio, all'Etna, allo Stromboli. Lo sapevamo dalla storia geologica del comprensorio, ma ora è scientificamente dimostrato da un rapporto riservato dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Una ricerca pubblicata due anni fa, ma tenuta rigorosamente sottochiave dalla Protezione Civile, perché il piano di sicurezza del territorio, con l'allargamento nella zona rossa della periferia occidentale di Napoli, ancora non è pronto. Il metodo seguito dai ricercatori dell'Istituto fissa al 10 per cento le probabilità di un'eruzione nei Campi Flegrei. Un livello stabile, registrato attraverso diversi parametri di valutazione, dunque la quota di rischio più alta dell'Europa continentale. Nessun motivo di allarme, ma bisogna prevenire per difendersi. Stesso discorso, ovviamente, per il Vesuvio, pericoloso soprattutto per la densità demografica condensata nel vasto circondario del cratere.
Il rapporto. Si tratta del metodo definito "Operational Eruption Forecasting" che valuta l'evoluzione dell'attività vulcanica nei comprensori a più alto rischio. Per i Campi Flegrei la probabilità dell'eruzione ha superato la quota del 10 per cento. Tutto nasce dallo studio di quattro ricercatori dell'Istituto: Paolo Papale (responsabile della sezione Vulcanologia), Warner Marzocchi, Jacopo Selva, Laura Sandri. Il rapporto è stato pubblicato sul «Journal of Applied Volcanology» nel 2012. La Protezione Civile, però, non ha mai diffuso il testo del lavoro, perché ancora non è stato aggiornato il piano di sicurezza dei Campi Flegrei con l'allargamento della zona rossa.
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Il Mattino