L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. rivive al Mav, grazie a Plinio e alla tecnologia

L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. rivive al Mav, grazie a Plinio e alla tecnologia
«Una nube nera e terribile, squarciata da guizzi serpeggianti di fuoco, si apriva in vasti bagliori di incendio: erano essi simili a folgori, ma ancora più...

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«Una nube nera e terribile, squarciata da guizzi serpeggianti di fuoco, si apriva in vasti bagliori di incendio: erano essi simili a folgori, ma ancora più estesi». E ancora: «Udivi i gemiti delle donne, i gridi dei fanciulli, il clamore degli uomini: gli uni cercavano a gran voce i genitori, altri i figli, altri i consorti, li riconoscevano dalle voci; chi commiserava la propria sorte, chi quella dei propri cari: ve n’erano che per timore della morte invocavano la morte».

 
Così scriveva Plinio il Giovane a Tacito, lasciando per le generazioni che lo seguirono, per noi, la descrizione di quanto avvenne durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Eruzione che, c’è da dire però oggi, egli collocava il 24 agosto e che invece le recenti ricerche rese note da Alberto Angela nel suo programma “Ulisse: il piacere della scoperta” collocherebbero il 24 ottobre. A breve, dunque; e, quasi come una sorta di celebrazione di tale data, è organizzata da Scabec (per OpenArt Campania) la visita guidata con spettacolo “Vesuvius 79 d.C., l’eruzione raccontata da Plinio” – che questo sabato e questa domenica (il giorno 20 alle 20, e il 21 alle 18.30) si terrà al Museo Archeologico di Ercolano (il Mav). 


Il museo, che ha peraltro inaugurato nuovi percorsi e installazioni virtuali, consente di muoversi tra le strade e la vita di Pompei e Ercolano poco prima dell’eruzione – attraverso ricostruzioni che ne replicheranno panorami e cercheranno di suggerire pure le percezioni fisiche. Tale percorso sarà oggetto della visita guidata, che terminerà con una rievocazione storica, durante la quale l’archeologo Gianmatteo Matullo – attraverso proprio le lettere di Plinio il Giovane a Tacito – narrerà quei cruciali momenti. Il racconto, anticipano dall’organizzazione, «si configura come una cronaca avvincente dei fatti accaduti in quella tragica giornata: grazie ad atmosfere visive e sonore, frutto di un mix di teatralità ed effetti digitali, il pubblico sarà trasportato nel vivo dell’evento catastrofico».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino