L'Esercito per far zittire le pistole della camorra. Sei omicidi nell'area metropolitana di Napoli dall'inizio dell'anno rappresentano un dato davvero...
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In Campania sono oltre 700 i soldati impiegati e dislocati nelle due province di Napoli e Caserta, 200 dei quali inviati nella terra dei fuochi, su una superficie di 40 km quadri che raggruppa 88 Comuni. Ad oggi non si conoscono numeri e tempi di un consolidamento della presenza dei militari a Napoli. Qualora il ministero degli Interni decidesse di chiedere il concorso dell'Esercito dovrà essere coinvolto il Ministero della Difesa. Sarà poi il Coi, il Coordinamento Operativo di Vertice Interforze di Roma a stabilire quali reparti dell'Esercito inviare. Soldati che poi potranno essere utilizzati sulla base delle necessità e delle richieste avanzate dalle Prefetture. I militari rivestono il ruolo di agenti di pubblica sicurezza e possono procedere al fermo e all'identificazione delle persone. In caso di reato però, per provvedere all'arresto, intervengono Carabinieri e Polizia. Dal 2008, quando l'operazione «Strade sicure» ebbe inizio, ad oggi, nella sola città di Napoli i soldati hanno sottoposto a controlli ben 450mila persone. Ma quanti uomini l'Esercito può ancora dislocare su Napoli?
Oggi l'Esercito italiano è composto da 100mila tra uomini e donne e da 9 brigate operative. Ben 9.500 sono i soldati impegnati in missioni in Italia e fuori dai confini nazionali. A questo si aggiunga che la disponibilità delle unità si riduce in quanto per ogni soldato che si trova in missione, in Italia o all'estero, ce n'è uno che è rientrato da quello stesso luogo e che non può essere impiegato nell'immediato e ce n'è un altro che è in fase di approntamento per sostituire quello attualmente impiegato. Insomma vanno moltiplicati almeno per 3 i numeri dei soldati in operazione. Questo riduce sensibilmente il bacino al quale attingere. Attualmente i nostri militari sono già impegnati in Afghanistan, Libano, Kosovo e Iraq solo per citare i contingenti più numerosi. Il ministro della Difesa ha annunciato l'invio di ulteriori 130 soldati ad Erbil. In primavera altri 450 saranno impegnati a protezione della diga di Mosul. Rimane poi l'incognita della Libia. Qualora dovesse effettivamente partire la missione militare i militari italiani saranno presenti anche su quel fronte. Quindi le risorse e le disponibilità si riducono ma l'Esercito, ad oggi, ha le potenzialità per garantire un piccolo «contingente» da impiegare su Napoli. Potrebbero essere inviati nel capoluogo campano altri 300 o 400 militari. Ma si tratta di decisioni che spettano ai politici. Ai soldati il compito di scendere in campo o lungo le strade di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino