European Youth Event: da Napoli al Parlamento europeo per il futuro dell’Europa

European Youth Event: da Napoli al Parlamento europeo per il futuro dell’Europa
Dal Sud Italia al parlamento di Strasburgo per discutere il futuro dell’Europa. ReGeneration (Y)outh è il gruppo formato da 11 ragazze, provenienti da Napoli, Salerno...

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Dal Sud Italia al parlamento di Strasburgo per discutere il futuro dell’Europa. ReGeneration (Y)outh è il gruppo formato da 11 ragazze, provenienti da Napoli, Salerno e Basilicata, scelto per rappresentare l’Italia al prossimo European Youth Event. L’evento, che ospiterà ben 8.000 under 35 provenienti da tutti gli stati dell’unione,  avrà luogo l’uno e due giugno nel parlamento europeo, dove saranno costituiti dei tavoli di lavoro con lo scopo di permettere ai giovani di sottoporre le proprie idee all’attenzione della politica e promuovere delle riforme per il futuro dell’Europa. 


«Tratteremo di rigenerazione urbana e culturale, inquinamento degli oceani, cambiamento climatico e altri temi fondamentali come l’intelligenza artificiale in campo medico - dichiara Silvia, 26 anni, napoletana, laureata in giurisprudenza e prossima alla partenza per Strasburgo - Abbiamo formazioni molto eterogenee: giurusprudenza, filosofia, medicina, archeologia, architettura. Ognuna di noi 11 ragazze del sud Italia ha un focus diverso in base agli studi svolti, questo ci permetterà di partecipare a più discussioni possibili».

Ogni ragazza potrà infatti prendere parte a un massimo di cinque attività, alcune dirette alla semplice discussione, altre con lo scopo di realizzare infine un report contenente il lancio di un idea, la proposta di una riforma a livello europeo.

«È una grande occasione, sono molto emozionata - continua Silvia - lo scorso anno ho già partecipato a un evento simile a livello italiano ed è stato molto formativo. È lì che ho incontrato Giusy Sica, la nostra team leader, project manager culturale e membro dell’Unesco Giovani. Durante l’European Youth Event avremo la possibilità di confrontarci con sentori, senatrici e ragazzi provenienti da tutta Europa, con formazioni e idee diverse dalle nostre. L’obiettivo è dire la nostra su tematiche che ci stanno a cuore, metterci in gioco». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino